Tag Archivio per: buratto

“Shakespeare in persona racconta con ironia di se stesso, della sua vita e, soprattutto delle sue opere…”

Chi era William Shakespeare? È veramente esistito? Oppure si tratta di uno pseudonimo dietro al quale si nascondeva Marlowe? La regina Elisabetta? Il siciliano Guglielmo Crollalanza?

Shakespeare in persona racconta con ironia di sé stesso, della sua vita e, soprattutto, delle sue opere; partendo dalla spiegazione del verso che così tanto ha utilizzato, il pentametro giambico, spaziando dalla sua rivalità con Marlowe al rapporto con la regina Elisabetta, Shakespeare si mostra attento e appassionato conoscitore della natura umana.

Sorseggiando una tazza di tè, Shakespeare diventa Romeo, Lady Macbeth, Riccardo III e, come se stesse scrivendo ora per la prima volta, questi personaggi, ce li presenta, ci fa apprezzare le loro debolezze e amare il loro modo di pensare e di agire. Ci avvicina a ciascuno di loro come se i personaggi potessero parlarci personalmente di sé e ci mostra le storie e i drammi che ha scritto, così come li ha concepiti.

SPETTACOLO
Venerdì 11 aprile 2025 | ore 10.00

CREDITI
Charioteer Theatre e Teatro del Buratto
progetto e regia Laura Pasetti
con David Remondini

INFO E PRENOTAZIONI
educazione@teatrogiudittapasta.it

Basandosi su un’esperienza reale, abbiamo portato sul palco la storia di una profonda connessione tra una pianta di ortica e un essere umano. Questo pezzo, che prende ispirazione dalla scienza e fenomenologia Goethiana, è il risultato di un esperimento durante il quale un essere umano ha portato con sé per quattro giorni un vaso con una pianta di ortica. Lo scopo era quello di dimostrare come entrare in stretta relazione con la natura può produrre un dialogo bidirezionale e modellare in positivo il modo in cui l’Uomo percepisce di esso.
L’anteprima dello spettacolo è andata in scena in Scozia con un pubblico di circa 120 persone in presenza e 40 online, il loro entusiasmo e commenti positivi ci hanno confermato quanto questo lavoro meriti di essere visto. Lo spettacolo è una co-produzione con il Teatro del Buratto e vede in scena due musicisti francesi e un attore (che in ecoteatro chiamiamo Quester) oltre che una pianta d’ortica.
Questa storia autobiografica parla di come l’amicizia tra specie diverse possa cambiarci la vita. Laura, autrice e regista dell’opera, è entrata in contatto con una pianta di ortica durante i suoi studi presso lo Schumacher College nel Devon.
Dallo scetticismo iniziale, fino alla costruzione di una profonda relazione che ha insegnato a Laura il senso della vita, lo spettacolo ci dimostra come il nostro corpo non sia delimitato dalla pelle, ma si estenda oltre, come la studiosa Donna Haraway afferma.
Sul palco ci sono quattro performer: due musicisti che danno voce alle piante, una pianta di ortica e un attore umano. I musicisti sono Sara Evan e Damien Papin del Duo Keryda, che, attraverso degli elettrodi collegati alle foglie e uno strumento che tramuta gli impulsi elettrici della pianta in suono, generano delle note musicali e “duettano” con la pianta. Damien suona basso e violoncello, mentre Sara l’arpa.
L’attore Alessandro Guetta veste i panni dell’autrice, portando in scena una versione gender-neutral dell’essere umano in questa relazione con la pianta.

SPETTACOLO
Giovedì 10 aprile 2025 | ore 10.00

CREDITI
Theatre of the 7 Directions
testo e regia Laura Pasetti
attore umano Alessandro Guetta
attore non-umano Ortica
musicisti Sara Evans & Damien Papin
luci Manuel Frenda
Coproduzione Teatro del Buratto – Theatre of the 7 Directions

INFO E PRENOTAZIONI
educazione@teatrogiudittapasta.it

“Do you know Romeo & Juliet? La storia di due giovani innamorati che appartengono a due famiglie rivali?! È una storia bellissima, ma è anche una tragedia perché purtroppo… finisce molto molto male… e il fatto più tragico di tutti è che… it’s all my fault! È tutta colpa mia! Sì, mia! Del personaggio piccolissimo senza nome! Mi sono rovinato la vita per questa storia! E ho anche perso il lavoro! Yes… I lost my job! E ora mi ritrovo qui a raccontare storie e a vendere palloncini…”

È dura quando perdi il lavoro per un piccolo errore, ma sbagliare è umano e, certe volte, dalle conseguenze si possono ricavare preziosi insegnamenti. Il nostro venditore di palloncini non ha sempre fatto questo mestiere… molto tempo fa era addirittura un personaggio di Shakespeare! Un personaggio piccolissimo, ma di vitale importanza che, per un tragico errore… beh, lasciamo che sia lui a raccontarvelo!

Un venditore di palloncini racconta, a modo suo, con i mezzi a disposizione, la storia dei due innamorati più famosi del mondo: Romeo e Giulietta.

La storia è una tragedia perché, alla fine, entrambi i protagonisti muoiono e proprio per colpa del nostro amico! Lui non si dà pace… e voi, riuscirete a perdonarlo?
Lo spettacolo si pone il doppio scopo di avvicinare il giovane pubblico a Shakespeare e al Teatro. Il narratore alterna la lingua italiana a quella inglese, inserendo ogni tanto qualche frase di Shakespeare. Si tratta di uno spettacolo interattivo in cui il narratore stimola l’immaginazione degli spettatori utilizzando I palloncini come protagonisti della storia. Egli stesso interpreta i personaggi principali e coinvolge il pubblico in alcune scene. Il gioco visivo e la leggerezza della narrazione rendono la storia fruibile anche se non si dovessero comprendere tutte le parole. Il tragico finale, scritto da Shakespeare, viene raccontato con sensibilità e poesia: l’amore trionfa sempre su tutto.

SPETTACOLO
Venerdì 31 gennaio 2025 | ore 10.00

CREDITI

ROMEO IS BLUE, JULIET IS YELLOW
testo e regia Laura Pasetti
in scena Cecilia Andreasi
produzione Teatro del Buratto

spettacolo interattivo in lingua inglese e italiana
lo spettacolo è pensato per un massimo di 100 spettatori
durata dello spettacolo 45’
età consigliata
dagli 8 ai 10 anni

INFO E PRENOTAZIONI
educazione@teatrogiudittapasta.it

«…per stupirci della fragilità di Achille e della forza di Patroclo, della loro crescita, della guerra, dell’amore e della morte».

Il mito è un racconto fuori dal tempo, è attuale, non serve attualizzarlo, e ci consente di porre delle domande all’oggi, di affrontare tematiche sempre vive.

Per questo la storia di Achille e Patroclo; per parlare di due ragazzi, di famiglie differenti, di forza e fragilità, di amore, di guerra, di un destino con cui fare i conti.

Ripercorrere il mito, affrontare l’Iliade per narrare la storia di un legame che affronta un futuro già designato, del goffo e invisibile Patroclo scelto dal giovane eroe Achille, per scoprire le diverse facce e possibilità dei protagonisti, per stupirci della fragilità di Achille e della forza di Patroclo, della loro crescita, degli insegnamenti di Chirone, della guerra, dell’amore e della morte; questi sono gli elementi del nostro raccontare.

Ne “Le lacrime di Achille” si viaggerà nei ricordi del grande eroe Achille e del semplice ragazzo Patroclo, dalla loro infanzia a Ftia all’addestramento sul monte dei centauri, dai giorni di attesa in Aulide, sino al tempo in cui Achille sarà divorato dall’ira sotto le mura di Troia.

Vivremo la storia di Achille che sceglierà Patroclo il più esile, magrolino e invisibile tra i tanti ragazzi nobili che si allenano nel palazzo re Peleo. Giungerà il tempo del loro crescere sotto la saggia guida del maestro centauro Chirone. Incomberanno le profezie come condanna, ma anche le profezie come giustificazione per non scegliere.

Un’amicizia, un amore intenso, dall’inizio alla fine… Sarà la voce di Patroclo a guidarci, sono il suo desiderio e il suo bisogno di essere ascoltato a trovare forma, pace e a dare voce a parole che ad Achille nessuno ha mai regalato. Per raccontare chi era davvero Achille. Per dare ad entrambi una nuova voce.

SPETTACOLO
Martedì 14 gennaio 2025 | ore 10.00

CREDITI

testo e regia Renata Coluccini
con Davide Del Grosso, Giacomo Peia
costumi Caterina Berta
scene e luci Marco Zennaro
musiche Luca De Marinis
assistenti alla regia Marta Mungo, Emanuela Spadavecchia
consulenza storico-letteraria Emanuela Spadavecchia
direttore di produzione Franco Spadavecchia
produzione Teatro del Buratto

INFO E PRENOTAZIONI
educazione@teatrogiudittapasta.it

“Vi vedo, tutte le creature che gli uomini chiamano mostri.
Creature mostruose?… chi sono mai? Sono coloro che non possono essere salvati, che sono di una forma non adatta a questo mondo, ma se per una volta fossero loro gli eroi, incauti goffi involontari salvatori di loro stessi.” N. Haynes

Un abito storia che racconta un mito. Una grande gonna che contiene in se tutti gli elementi di questa storia. Una montagna di stoffa rossa in cui una narratrice racconta di una strega e del suo basilisco.
L’uomo ha bisogno di costruire e combattere mostri che racchiudano in se il male e i difetti del mondo, e questo spettacolo nasce con la creazione, il rito magico che fa nascere un basilisco.

Ora però dobbiamo fronteggiare il Re dei serpenti, una creatura non adatta alla vita tra gli uomini, dai poteri soprannaturali, che semina terrore e che con il solo sguardo trasforma gli esseri viventi in pietra.
Nei secoli molte leggende lo hanno visto come protagonista terribile e mortale.
Attingendo da alcune di queste, la nostra storia inizia con l’arrivo del Basilisco in un tranquillo villaggio, il suo potere genera paura e sconcerto, gli abitanti che non sanno come cacciarlo, incapaci di difendersi da questa magia, si chiudono in casa spaventati. Ma questa creatura è davvero un mostro o forse è solo incapace di cambiare la sua natura? Forse inconsapevole di come gestire il suo potere ne è imprigionato.

Soltanto dall’incontro-scontro con un piccolo eroe inconsapevole, attraverso il suo incauto coraggio e la sua dolcezza si darà al Basilico la possibilità di una soluzione, in questo caso di un antidoto magico, uno stratagemma per non fare morire nessuno, né il mostro, né il villaggio. Attraverso la conoscenza, il coraggio, l’incontro e anche un pizzico di magia, troviamo una nuova soluzione ad una vecchia leggenda.

CREDITI
di Emanuela Dall’Aglio
con Emanuela Dall’Aglio e Riccardo Paltenghi
regia EMANUELA DALL’AGLIO
paesaggi sonori e luci Mirto Baliani
costruzioni Emanuela Dall’Aglio, Michele Columna, Riccardo Paltenghi, Caterina Berta
assistente alla regia Beatrice Masala
direzione di produzione Franco Spadavecchia
distribuzione Francesco D’Agostino
coproduzione Teatro del Buratto e CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG

età consigliata dai 4 anni
genere teatro di figura
durata 50 minuti

SPETTACOLO
Domenica 20 ottobre 2024 | ore 16.00

ACQUISTA ONLINE

Teatro del Buratto e Charioteer Theatre
A CUP OF TEA WITH SHAKESPEARE
testo e regia Laura Pasetti
con David Remondini
spettacolo in lingua inglese e italiana

Chi era William Shakespeare? È veramente esistito? Oppure si tratta di uno pseudonimo dietro al quale si nascondeva Marlowe? La regina Elisabetta? Il siciliano Guglielmo Crollalanza? Shakespeare in persona racconta con ironia di sé stesso, della sua vita e, soprattutto, delle sue opere; partendo dalla spiegazione del verso che così tanto ha utilizzato, il pentametro giambico, spaziando dalla sua rivalità con Marlowe al rapporto con la regina Elisabetta, Shakespeare si mostra attento e appassionato conoscitore della natura umana. Si scaglia sui registi e sugli attori che per anni hanno frainteso il suo lavoro, male interpretando i suoi personaggi ma anche contro i critici d’arte e i letterati che, a suo parere, non hanno compreso fino in fondo il valore e il significato dei suoi versi. Sorseggiando una tazza di tè, Shakespeare diventa Romeo, Lady Macbeth, Riccardo III e, come se stesse scrivendo ora per la prima volta, ci presenta questi personaggi facendoci apprezzare le loro debolezze e amare il loro modo di pensare e di agire. Ci avvicina a ciascuno di loro come se i personaggi potessero parlarci personalmente di loro stessi e ci mostra le storie e i drammi che ha scritto, così come li ha concepiti.

mercoledì 20 marzo 2024 | ore 10.00


età consigliata: dai 13 anni
durata: 50 minuti più dibattito in lingua
ingresso: € 10 – docenti accompagnatori hanno diritto alla gratuità, così come gli studenti con disabilità