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La soprano Lucrezia Drei e il tenore Kazuki Yoshida accompagnati da Elisa De Luigi al pianoforte faranno vivere al pubblico un viaggio musicale e narrativo che omaggia la figura di Lina Cavalieri o così come la definì Gabriele D’annunzio, “la massima testimonianza di Venere in terra” accompagnandola ad un ricordo di Gina Lollobrigida che impersonò la Cavalieri in un celebre film.
L’evento è a cura dell’Associazione Amici della Lirica Giuditta Pasta.

Crediti
con la partecipazione di
Lucrezia Drei   soprano
Kazuki Yoshida  tenore
Elisa De Luigi pianoforte
Conduzione e narrazione a cura di Giorgio Appolonia

Spettacolo
domenica 14 aprile 2024 | ore 16.00

Info
Spettacolo compreso nell’Abbonamento Musica e inseribile nei Season Pass e nella Gift Card
Rassegna di appartenenza: Musica

27 novembre 1945, ore 17.30: al Teatro Nuovo di Milano debutta l’Orchestra I Pomeriggi Musicali.Nell’immediato dopoguerra, nel pieno fervore della ricostruzione, l’impresario teatrale Remigio Paone e il critico musicale Ferdinando Ballo lanciano la nuova formazione con un progetto di straordinaria attualità: dare alla città un’orchestra da camera con un solido repertorio classico ed una specifica vocazione alla contemporaneità. Il successo è immediato e l’Orchestra contribuisce notevolmente alla divulgazione popolare in Italia della musica dei grandi del Novecento censurati durante la dittatura fascista. Oggi I Pomeriggi Musicali contano su un vastissimo repertorio che include i capolavori del Barocco, del Classicismo e del primo Romanticismo insieme alla gran parte della musica moderna e contemporanea. Celebri interpreti e giovani esordienti trovano spazio nelle Stagioni dell’Orchestra milanese. L’Associazione Nazionale Critici Musicali ha assegnato il premio Abbiati 2020 ai Pomeriggi Musicali per il concerto di riapertura (15 giugno 2020) dopo il primo lockdown, diretto da Stefano Montanari.

I Pomeriggi Musicali sono una Fondazione costituita dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano, dalla Provincia di Milano, e da enti privati.

Crediti
direttore Riccardo Bisatti
violino Veriko Tchumburidze
Orchestra I Pomeriggi Musicali

  • L. Beethoven (1770 – 1827), Concerto in Re maggiore per violino e orchestra op. 61
  • Franz Schubert (1797 – 1828), Sinfonia n. 3 in Re maggiore D200

Spettacolo
domenica 7 aprile 2024 | ore 16.00

Info
Spettacolo compreso nell’Abbonamento Musica e inseribile nei Season Pass e nella Gift Card
Rassegna di appartenenza: Musica

Come da tradizione, il Teatro “Giuditta Pasta” e il Comune di Saronno hanno scelto di celebrare questa ricorrenza rendendo omaggio ad un grande compositore italiano: quest’anno sarà la volta di Ottorino Respighi con una delle sue più celebri composizioni, il “Trittico Botticelliano”. Per mezzo di una sublime orchestrazione, arte di cui è stato profondo innovatore e maestro indiscusso, Respighi rievoca sonoramente le suggestioni ispirategli da tre dipinti del Botticelli: “Allegoria della Primavera”, “Adorazione dei magi” e la “Nascita di Venere”.
In apertura, un interessante punto di vista sul gusto musicale italiano con l'”Ouverture nello stile italiano” di F. Schubert. Vienna all’inizio dell’Ottocento è in fermento culturale per le numerose rappresentazioni delle opere di Rossini e l’autore viennese sceglie di omaggiare lo “stile italiano” con una composizione che ne richiama spunti melodici e vivacità ritmiche.
Tra Respighi e Schubert, una pagina stupenda di Mozart, ricca di virtuosismi pianistici che si fondono con particolari colori orchestrali, dove due temi contrapposti trovano la conciliazione nella riesposizione conclusiva.

Crediti
Direttore, Stefano Nigro
Pianoforte, Noemì Teruel Serrano Franz Schubert (1797 – 1828), Ouverture “in stile italiano” in Do maggiore D 591

  • Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791), Concerto per pianoforte e orchestra n. 25 in Do maggiore K. 503
  • Ottorino Respighi (1879 – 1936),Trittico Botticelliano, P 151, La primavera, L’adorazione dei magi,
    La nascita di Venere.

Spettacolo
domenica 2 giugno 2024 | orario in via di definizione

 

1829. Felix Mendelssohn visita la Scozia e rimane folgorato dal paesaggio dell’Isola di Staffa, e in particolare dalla Grotta di Fingal. In quel luogo, travolto dall’ispirazione, scrive la prima celebre frase musicale dell’ouverture “Le Ebridi”, che appunta su un foglio e spedisce in una lettera alla sorella. La carica emotiva di questa composizione testimonia come il Romanticismo stia ormai affermandosi con forza, ma la ricerca del rispetto delle proporzioni all’interno della struttura musicale prova altresì come la lezione dei grandi maestri del Classicismo sia ancora viva nella mente del giovane Mendelssohn. Ecco spiegarsi allora come il tema iniziale de “Le Ebridi” coniughi tanto l’urgenza espressiva quanto l’osservanza di quelle proporzioni classiche che potremo apprezzare ancora meglio nella loro perfezione nelle due composizioni a seguire di Mozart e Beethoven. Affiancare questi due capolavori consente di ribaltare la prospettiva con la quale siamo soliti considerare i due compositori. Se nel Concerto l’imponenza della forma e la complessità quasi “Beethoveniana” della parte solistica fa emergere la piena maturità compositiva di Mozart, nella Sinfonia conosceremo invece un Beethoven dalla scrittura frizzante ed energica, ma anche estremamente tenera nello spunto melodico del secondo movimento.

Crediti
Orchestra Settembre Classico
Direttore, Stefano Nigro
Pianoforte, Noemì Teruel Serrano

  • Felix Mendelsoohn-Bartholdy (1809 – 1847), Le Ebridi (“La grotta di Fingal”)
    Ouverture da Concerto in Si minore op. 26 (MWV P7)
  • Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791), Concerto per pianoforte e orchestra n. 22 in Mib maggiore K. 482
  • Ludwig van Beethoven (1770 – 1827), Sinfonia n. 4 in Sib maggiore op. 60

Spettacolo
domenica 29 ottobre 2023 | ore 16.00