Tag Archivio per: STAGIONE 2022/2023

CHIUSA SUL RIMPIANTO

Un racconto per il palcoscenico intenso e acuto riunisce l’attrice Isabella Ragonese e Lucia Calamaro, tra le drammaturghe più interessanti della scena italiana, qui anche in veste di regista. Una figlia adulta, terapeuta, tenta di alleviare la sofferenza della propria madre, una donna da sempre impreparata al mondo, fragile e incapace di reggere il peso e le responsabilità del proprio ruolo genitoriale. La figlia, un tempo impotente di fronte al dramma della madre, ora che ne ha i mezzi avverte il sentimento di psicanalizzare quel genitore dolente che ha conosciuto da bambina, darle l’ascolto dovuto e aiutarla senza che se ne accorga.

Un toccante ribaltamento di ruoli, che riesce a commuovere per la delicatezza con la quale viene tratteggiato il rapporto tra le due donne. Un atto unico pensato espressamente per la sua interprete, l’attrice Isabella Ragonese, volto del nostro cinema (ha esordito con Paolo Virzì in “Tutta la vita davanti” ed è stata diretta da registi del calibro di Daniele Lucchetti, Mario Martone, Sergio Rubini, Pupi Avati) e attrice teatrale di grande talento.

Informazioni:
scritto e diretto da Lucia Calamaro
per e con Isabella Ragonese
con la partecipazione di Emilia Verginelli
disegno luci Gianni Staropoli
produzione Infinito Teatro e Argot
in collaborazione con Riccione Teatro

Spettacolo:
domenica 26 febbraio 2023| ore 15.30 e ore 21.00

Biglietti:
intero €31
ridotto over70 €26
ridotto under26 €21
ridotto gruppi organizzati €22

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Un padre e un figlio. Due vite, due mondi. Percorrono insieme un ultimo tratto di strada scoprendo la forza e la fragilità del loro legame. “Il Mercante di luce” di Roberto Vecchioni, Vincitore Premio Cesare Pavese 2015 – Narrativa, racconta con accenti lirici intensi una vicenda che attraversa il nostro presente, una riflessione sull’esistenza, sull’idea del bello e del sublime. Un padre che, con dedizione e amore, tenta di spiegare il senso della vita al figlio, colto e curioso, attraverso i grandi gesti e le tenere paure di poeti e poetesse della grande letteratura classica, da Sofocle a Euripide, da Archiloco all’immensa Saffo. Sullo sfondo le musiche dal vivo eseguite dal suo chitarrista Massimo Germini.

Informazioni:
dall’omonimo romanzo di Roberto Vecchioni
Vincitore Premio Cesare Pavese 2015
adattamento e regia Ivana Ferri
con Ettore Bassi
m.o. eseguite dal vivo di Massimo Germini
produzione Tangram Teatro
con il sostegno del Ministero della
Cultura e della Regione Piemonte

Spettacolo:
sabato 18 marzo 2023| ore 21.00
domenica 19 marzo 2023| ore 15.30

Biglietti:
intero €31
ridotto over70 €26
ridotto under26 €21
ridotto gruppi organizzati €22

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Giacomo Poretti con Daniela Cristofori (sua moglie in scena, come nella vita) sono autori e interpreti di questo spettacolo che, tra il serio e il faceto, affronta il tabù della morte. Una coppia di anziani, Ambrogio e Rita, si sta recando ad un funerale: Lei sarebbe in ritardo, come al solito, Lui invece è sufficientemente in ansia di dover mancare l’appuntamento che alla fine arrivano un’ora e mezza prima della cerimonia. Ovviamente litigano. Come solo due anziani sanno litigare, con ferocia, ma anche molto teneramente. In realtà, dopo essersele dette di santa ragione su qualsiasi argomento, avrebbero anche il tempo di rendere omaggio all’amico caro, estinto, che è nella stanza accanto. Benché sia stato il suo migliore amico, Lui non ne vuole sapere. Perché? Ovvio: perché la morte lo terrorizza, come solo sa terrorizzare gli anziani, anzi non ne vorrebbe proprio parlare. Lei invece ne vuole parlare, eccome. Proprio come ne parlano gli anziani, curiosi, intimoriti, rassegnati e speranzosi. Trascorreranno un’ora e mezza, Lui a sfuggire dalla realtà e Lei a cercare di riportarcelo. Un inseguimento follemente divertente e poetico. Ma alla fine si dovranno ricomporre perché stanno per arrivare gli amici e i parenti per la cerimonia. Che non si svolge in chiesa, ma in una funeral home.

Informazioni:
di e con Giacomo Poretti e Daniela Cristofori
regia Marco Zoppello
scenografia di Stefano Zullo
produzione Teatro de Gli Incamminati/deSidera
in collaborazione con Stivalaccio Teatro

Spettacolo:
sabato 25 marzo 2023| ore 21.00
domenica 26 marzo 2023| ore 15.30

Biglietti:
intero €31
ridotto over70 €26
ridotto under26 €21
ridotto gruppi organizzati €22

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Chiara Francini, volto noto del cinema e della televisione, ma anche scrittrice acuta e divertente, interpreta con Alessandro Federico uno dei testi più celebri di Dario Fo e Franca Rame, che nel 1983 seppero prendersi gioco di un vero e proprio tormentone sociale.

«Prima regola: perché la coppia aperta funzioni, deve essere aperta da una parte sola, quella del maschio! Perché… se la coppia aperta è aperta da tutte e due le parti… ci sono le correnti d’aria!»: questa battuta folgorante incarna il senso di una commedia rilevante non solo perché è da sempre un grande successo del palcoscenico, ma anche per la sua capacità di definire e celebrare il ruolo della donna all’interno della coppia.

L’energica Antonia incarna l’eroina perfetta di tutte le mogli tradite e racconta con ironia la loro “sopravvivenza” tra le mura domestiche. Pur di continuare a stare vicino al marito, la protagonista decide di accettare l’impensabile. Così tra dialoghi e monologhi brillanti si snodano gli episodi più assurdi. Soltanto quando nel cuore di Antonia si insidia un nuovo uomo, giovane e intelligente, il marito sembra accorgersi dell’esistenza della moglie, del suo essere donna, del suo disperato bisogno di essere amata e considerata.

Informazioni:
di Dario Fo e Franca Rame
con Chiara Francini e Alessandro Federico
regia Alessandro Tedeschi
Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini
per Infinito Teatro
in collaborazione con Argot Produzioni

Spettacolo:
sabato 1° aprile 2023| ore 21.00
domenica 2 aprile 2023| ore 15.30

Biglietti:
intero €31
ridotto over70 €26
ridotto under26 €21
ridotto gruppi organizzati €22

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Federico Buffa torna a teatro con il nuovo spettacolo RIVADEANDRÈ per raccontare l’incontro tra Gigi Riva e Fabrizio De André con la regia di Marco Caronna. È il 14 settembre 1969, dopo una partita a Genova di un Cagliari che proprio quell’anno avrebbe poi vinto l’unico, storico scudetto. Gigi Riva va a trovare Fabrizio de André. Sembra un incontro tra due mondi lontanissimi e invece, nel silenzio che caratterizza la prima parte della serata, scorrono i pensieri di due randagi che, in campi e in modo diversi, hanno sempre scelto di stare dalla parte degli altri randagi…

In mezzo ai silenzi si snodano i punti di contatto di due universi che condividono la Sardegna, il popolo della Sardegna, il mare, i colori, il rosso e il blu, uno del Cagliari, l’altro del Genoa, il pubblico che li segue religiosamente, il calcio, la musica, le canzoni… Una in particolare… Quella “Preghiera in Gennaio” che Fabrizio scrive tornando dal funerale dell’amico Luigi Tenco. Una canzone che colpirà nel profondo Gigi che la ascolta ossessivamente e ne vuole parlare con chi l’ha scritta.

Informazioni:
di Federico Buffa e Marco Caronna
con Federico Buffa
voce, chitarra e percussioni Marco Caronna
pianoforte, tastiere Alessandro Nidi
regia di Marco Caronna
produzione International Music and Arts

Spettacolo:
sabato 15 aprile 2023| ore 21.00
domenica 16 aprile 2023| ore 15.30

Biglietti:
intero €31
ridotto over70 €26
ridotto under26 €21
ridotto gruppi organizzati €22

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“L’Alzheimer è intorno a noi. In oltre due anni di viaggio ho raccolto storie, rabbia, lacrime, sorprese, risate. Sono andato a cercare il riflesso di mia madre dapprima dietro l’angolo e poi in giro per l’Italia e non solo: l’ho incontrato mille volte, in mille volti.”

È un viaggio fatto di incontri. Incontri che fanno commuovere e divertire, incontri che fanno riflettere, che mettono in crisi, che sorprendono, incontri che scuotono e che consolano. Ognuno con le proprie storie. Storie vere, storie imbastite e tenute assieme dai fili di una memoria collettiva, quella famigliare, quando la memoria individuale non basta più. Storie ricordate e anche storie dimenticate, ricordi che si confondono con i sogni, pezzi di vita vera, quella che una mattina all’improvviso bussa alla porta di casa in compagnia dell’Alzheimer.

Informazioni:
lettura scenica tratta dall’omonimo libro
di Michele Farina
voci narranti:
Alberto Branca, Massimiliano Grazioli
Francesca Grisenti
pianoforte e voce Davide Zilli
una produzione CONTROSENSO

Spettacolo:
giovedì 27 ottobre 2022| ore 21.00

Biglietti:
intero €21
ridotto over70 €17
ridotto under26 €13
ridotto gruppi organizzati €13

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GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

SPETTACOLO VINCITORE “EOLO AWARD 2022”
Dalla preadolescenza in avanti l’amore bussa alla nostra porta con un abito nuovo. Questa emozione ci travolge senza preavviso e ci trova impreparati. È un argomento che culturalmente spaventa. Eppure di emozioni bisognerebbe parlare. Perché? Perché un’adolescente su venti racconta di essere stata aggredita fisicamente dal fidanzato, una su dieci ha paura della persona che ha a fianco, una su dieci è stata aggredita verbalmente dal fidanzato*. In tre casi su quattro la ragazza perdona il partner.
*Dati da Osservatorio Nazionale sull’Adolescenza di novembre 2019

LO SPETTACOLO
“Storia di un No” racconta di Martina che ha: quattordici anni, una pianta carnivora di nome Yvonne e delle cuffiette bianche. Martina non ha vestiti firmati, non ha il motorino e non ha la mamma.

“Storia di un No” racconta anche del papà di Martina: un papà attento che lavora da casa, ama Jane Austen e cucina lasagne ogni volta che c’è qualcosa di importante da festeggiare.

“Storia di un No” racconta di Alessandro, che ha una felpa di marca, un ciuffo a cui dedica venti minuti ogni mattina e che di Martina s’innamora praticamente subito. Almeno così dice lui.

“Storia di un No” è la storia di un incontro, di un primo bacio che non è come era stato sognato ma che è bello lo stesso, di famiglie che non sono come le vorremmo, della necessità di considerare l’altra metà della coppia come essere funzionale a noi e ai nostri bisogni, dell’amore confuso con il possesso.

È la storia di Martina che sceglie di pensarsi intera e quindi dice basta, creando con la sua consapevolezza una reazione a catena in grado di cambiare le cose. Può un’adolescente cambiare il mondo? Ecco.

“Storia di un No” parla di questo. E anche di Orsetta, di Eugenio, di Favetti, di Annalisa e di Dario.

Informazioni:
di e con Annalisa Arione e Dario de Falco
musiche di Enrico Messina
in collaborazione con: Annalisa Cima – movimento scenico
con la consulenza di:
Dott.ssa Savina Dipasquale – psichiatra
Dott.ssa Luisa Ortuso – psicologa e psicoterapeuta
una produzione ARIONE DE FALCO

Spettacolo:
venerdì 25 novembre 2022| ore 21.00

Biglietti:
intero €21
ridotto over70 €17
ridotto under26 €13
ridotto gruppi organizzati €13

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GIORNATA CONTRO IL BULLISMO E IL CYBERBULLISMO

È notte, il protagonista si risveglia e ricorda di trovarsi nella sua camera, una stanza onirica e immaginaria, metafora della mente umana, della rete internet, delle relazioni e dei sentimenti. Immediatamente ritrova in tasca il suo smartphone e comincia a raccontare la sua storia, mentre alle sue spalle si susseguono le immagini dei suoi demoni interiori che danzano; i suoi ricordi di bambino, la purezza, l’ingenuità, la capacità di giocare; il troppo superficiale rapporto con la madre che tenta di conoscere meglio il figlio, di andare più a fondo; infine, l’ossessione delle frasi scritte dai suoi coetanei sui social-network più diffusi tra gli adolescenti.

Il protagonista è una presenza/assenza, un’anima sospesa in un’altra dimensione, che racconta con inquietante serenità la propria vita rovinata dal cyberbullismo: prima come carnefice poi come vittima. A concludere il racconto, un monologo con cui il protagonista descrive il suo immenso rimpianto: tutte le cose che avrebbe voluto fare, ora che non c’è più.

Informazioni:
scrittura e regia Simone Cutri
con Edoardo Mecca
e con Fiorella Grasso, Monica Iannessi,
Valeria Montunato, Matteo e Giulia
una produzione La Repubblica Estetica
e Bear in Glasses

Spettacolo:
martedì 7 febbraio 2023| ore 21.00

Biglietti:
intero €21
ridotto over70 €17
ridotto under26 €13
ridotto gruppi organizzati €13

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A volte, per spiegare le cose, dovremmo solo cercare le parole. Trovarle. Infine dirle, ad alta voce. La cosa più semplice.

Raccontare di come a Palermo, il 19 aprile 1983, per la prima volta nella storia della città, una donna, Elda Pucci, la Dottoressa, è eletta Sindaco. Raccontare poi di come sempre nel mese di aprile, di un anno dopo, il giorno 13, Elda Pucci, la Dottoressa, è sfiduciata. Raccontare infine di come a distanza di ancora un anno, il 20 aprile del 1985, la casa di Piana degli Albanesi di Elda Pucci salta in aria spinta da due cariche di esplosivo.

Nel prima, nel mezzo, nel dopo, lì dove tutto si impasta come la calce, come la colla, i miliardi dell’eroina, gli assassini del Generale Dalla Chiesa, di Michele Reina, di Piersanti Mattarella, di Pio La Torre, dello scrittore Pippo Fava, il cemento di Vito Ciancimino, gli Inzerillo, i Badalamenti, i Buscetta, l’avvento di Totò Riina. Chiddi forti, chiddi no e chiddi più.

E la città di Palermo che per la prima volta, durante il mandato di Elda Pucci, la Dottoressa, si costituisce parte civile in un processo di mafia. Se riuscissimo a spiegare Cosa Nostra come ai bambini, tutto sarebbe diverso. Eppure le parole più semplici, a volte, sono quelle più difficili da trovare, quelle che solo il teatro riesce a dire. Un’attrice, un ensemble di voci, il palcoscenico: la storia di una donna, di una città, di un anno.

Ottavia Piccolo e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo tornano a confrontarsi in scena con le parole di Stefano Massini, a dare forma e struttura a un teatro necessario, civile, in cui il racconto dell’etica passa attraverso le parole, i timbri e le azioni di coloro che spesso non hanno voce.

Informazioni:
di Stefano Massini
con Ottavia Piccolo e I Solisti dell’Orchestra
Multietnica di Arezzo
musiche di Enrico Fink
regia Sandra Mangini
produzione Officine della Cultura, Argot
Produzioni in collaborazione con
Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini

Spettacolo:
giovedì 2 marzo 2023| ore 21.00

Biglietti:
intero €21
ridotto over70 €17
ridotto under26 €13
ridotto gruppi organizzati €13

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Il mito greco è noto a tutti. In questa rilettura, Dedalo costruisce ad Icaro delle ali fatte esclusivamente dal suo estremo amore. Icaro, infatti, è rinchiuso in un labirinto: un mondo fatto di vicoli chiusi, strade verso l’esterno che s’interrompono, dalle quali spesso sembra di vedere improvvisamente l’uscita, ma è solo un’illusione. Il labirinto, Dedalo lo sa, è cieco, si chiama autismo e non ci sono cure. Si può, solo, amare incondizionatamente! Icaro vive in un quotidiano labirinto le cui pareti sono le innumerevoli difficoltà che la sua condizione di “diverso” gli causa nel mondo dei “normali”. Una riflessione che parte dallo studio di testimonianze dirette, a volte struggenti e altre pervase da una feroce ironia. Ogni storia è unica ma tutte hanno un comune denominatore: il terrore dei genitori che i figli non riescano a vivere dopo di loro.

Informazioni:
drammaturgia di Tindaro Granata
con Giacomo Ferraù, Giulia Viana,
Libero Stelluti, Enzo Curcurù
regia di Giacomo Ferraù e Francesco Frongia
scenografia Stefano Zullo
una produzione
Teatro dell’Elfo e Eco di Fondo

Spettacolo:
giovedì 30 marzo 2023| ore 21.00

Biglietti:
intero €21
ridotto over70 €17
ridotto under26 €13
ridotto gruppi organizzati €13

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