Tag Archivio per: stagione 25|26

A tutto si abitua l’uomo? Un servo sordomuto, ex contadino, viene trasferito da una “vecchia padrona” nella sua casa di città a Mosca. Questa nuova vita, questo passaggio dalla campagna alla città è quanto di peggio gli potesse capitare: vittima della cattiveria umana e “straniato per la sua disgrazia dal commercio con gli uomini” non gli viene data in sposa la ragazza di cui è innamorato ed è costretto a sopprimere una cagnolina, Mumù, divenuta per lui unica ragione di vita. Il solo suo riscatto sarà la fuga dalla “futilità umana”, da chi ha il potere di decretare la vita o la morte, ritornando alla sua piccola isba e al suo lavoro solitario di contadino senza voce e senza terra. Fausto Russo Alesi legge Mumù, capolavoro breve che Turgenev scrisse nel 1854 e in cui è racchiusa tutta la bellezza evocativa e la forza poetica di una lingua “capace di dare suono al silenzio”.

MUMÙ
di Ivan Turgenev
traduzione Tommaso Landolfi
con Fausto Russo Alesi
musiche Giovanni Vitaletti
video Riccardo Frati

produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

Lo spettacolo è inserito in
Teatro Fuori Porta, un progetto
Ideato dal Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
e realizzato con il contributo di Regione Lombardia

SPETTACOLO
Venerdì 3 ottobre 2025 | ore 20.45
Rassegna CONTEMPORANEA
Evento gratuito su prenotazione per il progetto Porte Aperte del Teatro Giuditta Pasta

PORTE APERTE al Teatro Giuditta Pasta
Due serate ad ingresso libero per dare il via alla stagione teatrale 2025-2026.
Un’occasione speciale per conoscere il teatro, gli artisti, e incontrare il Direttore Artistico Andrea Chiodi.
Appuntamenti nel Foyer con Andrea Chiodi: ore 15.00 e 18.00

 

“Vedere Giorgio Gaber a teatro era un’esperienza che ti segnava. Niente a che vedere con un comune spettacolo o concerto.
Sul palco sprigionava energia pura. Grazie alla sua potenza espressiva, sapeva dare corpo alle parole come nessun altro. Era capace di farti ridere, emozionare, indignare. Era un pensatore e un incantatore. Andavi a vederlo una volta e volevi tornare a rivederlo una seconda e poi una terza. Nei primi anni Settanta sono stato uno sfegatato gaberiano, uno dei tanti.”
Gioele Dix

In occasione del ventennale della sua scomparsa, Gioele Dix rende omaggio al talento inimitabile di Giorgio Gaber, l’artista da molti considerato come il migliore interprete delle aspirazioni di giovani che – per citare le parole di una sua canzone – “stavano cercando, magari con un po’ di presunzione, di cambiare il mondo”.
Grazie alla sua sensibilità (e a quella del suo straordinario compagno di scrittura Sandro Luporini), Gaber ha saputo intercettare gli umori di una generazione vitale, polemica, inquieta, spesso anticipandone contraddizioni e cambi di rotta.
Ma per fortuna che c’era il Gaber è il più recente di una serie di tributi che Gioele Dix, a partire dal 2004, anno in cui si tenne il primo Festival Gaber a Viareggio, ha dedicato all’artista milanese, del quale è stato convinto ammiratore fin dall’adolescenza. Lo spettacolo è costruito come un insolito itinerario all’interno del teatro canzone di Gaber e Luporini, in cui si intrecciano brani conosciuti del loro repertorio con musiche e testi variamente inediti: versi mai musicati, canzoni mai eseguite dal vivo, monologhi abbozzati e mai completati.
Per realizzarlo è stato decisivo l’apporto della Fondazione Gaber, che ha svelato l’esistenza di questi preziosi materiali e li ha messi a disposizione del progetto.

Ma per fortuna che c’era il Gaber è dunque uno spettacolo assolutamente speciale, appassionato e originale, nel quale convivono sorprese (un esilarante monologo inedito sulla Rivoluzione d’Ottobre) e rievocazioni personali (il primo incontro assolutamente casuale fra Gaber e Dix nella hall di un albergo di Mestre), brani d’annata (Il Riccardo, Barbera e champagne) e bozze di canzoni tipicamente alla Gaber-Luporini su cui inventare una musica (Appunti di democrazia).
In scena nella doppia veste di attore e di cantante, Gioele Dix torna a collaborare con il Centro Teatrale Bresciano – dopo il successo di La corsa dietro il vento – , accompagnato da due eccellenti musicisti, Silvano Belfiore al pianoforte e Savino Cesario alle chitarre, entrambi complici da anni delle sue affettuose scorribande gaberiane

MA PER FORTUNA CHE C’ERA IL GABER
Viaggio tra inediti e memorie del Signor G
drammaturgia e regia Gioele Dix
con Gioele Dix
pianoforte Silvano Belfiore
chitarra Savino Cesario
da testi e musiche di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
Produzione Centro Teatrale Bresciano
in collaborazione con Giovit
distribuzione Retropalco srl
si ringrazia per la collaborazione la Fondazione Gaber

SPETTACOLO
Giovedì 19 febbraio 2026 | ore 20.45
Rassegna SHOW

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Cosa rende la vita degna di essere vissuta?
È questa la domanda che guida il protagonista di Every Brilliant Thing, uno spettacolo toccante e sorprendente che nasce da una profonda ferita familiare, ma che si trasforma in un viaggio verso la luce. Fin da bambino, il protagonista inizia a scrivere una lista di tutte le cose belle del mondo, nel tentativo di aiutare sua madre a non sprofondare nella depressione. Ma, col tempo, quella lista diventa anche un’àncora per se stesso: un modo per sopravvivere, crescere, amare, vivere.

Basato sul testo di Duncan Macmillan, lo spettacolo esplora il tema della depressione con delicatezza, ironia e verità, evitando ogni retorica. La narrazione si sviluppa attraverso un costante coinvolgimento del pubblico, chiamato a partecipare attivamente: leggendo le voci della lista, interpretando personaggi, diventando parte della storia. Questo crea un’esperienza teatrale unica, dove ogni replica è irripetibile e profonda.

Oltre lo spettacolo: il debriefing

Per accompagnare il pubblico più giovane in questo viaggio emotivo, è stato ideato un momento di confronto post-spettacolo in collaborazione con psicologhe ed educatrici esperte. Questo spazio protetto permette ai ragazzi di condividere emozioni, riflessioni e domande, valorizzando le risorse interiori di ciascuno e promuovendo una cultura del benessere emotivo.

Il valore scientifico

Il progetto ha anche un’importante dimensione di ricerca. L’Università degli Studi di Brescia ha avviato uno studio, approvato dal Comitato Etico di Ateneo, per analizzare l’impatto affettivo ed emotivo dello spettacolo sugli adolescenti. L’obiettivo è comprendere meglio il ruolo del teatro come strumento di prevenzione e supporto alla salute mentale giovanile.

Every Brilliant Thing non è solo uno spettacolo. È un invito a guardare il mondo con occhi nuovi.
A fare liste. A resistere. A non smettere di cercare ciò che ci tiene vivi.

EVERY BRILLIANT THING
Le cose più belle al mondo
di DUNCAN MACMILLAN e JONNY DONAHOE, traduzione di Michele Panella
drammaturgia di DUNCAN MACMILLAN e JONNY DONAHOE
con PIETRO MAZZOLDI
scenografia realizzata in collaborazione con gli studenti del corso di Arti Creative del Canossa
campus di Brescia condotto da Rita Duchi
regia di ANGELO FACCHETTI
produzione Teatro Telaio
PROGETTO NEXT – Laboratorio delle idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo (Regione Lombardia) Edizione 2024/2025

Età consigliata: dai 14 anni
Durata: spettacolo durata 1 ora + 1 ora di debriefing con il pubblico presente
max 200 px a recita

SPETTACOLO
Mercoledì 11 marzo 2026 | ore 10.00
Teatro per le scuole

PRENOTA

 

Novembre 1932. L’ebreo Max Eisenstein e il tedesco Martin Schulse, soci in affari a San Francisco e amici fraterni, si separano. Martin torna in Germania con moglie e figli e tra i due comincia uno scambio di lettere su cui si stende ben presto l’ombra nera della storia: nel 1933 Hitler prende il potere e Martin si lascia sedurre dall’ideologia nazista. Martin non cambia atteggiamento nemmeno quando Max, disperato, gli raccomanda di vegliare sulla sorella Griselle, un’attrice austriaca che è stata amante di Martin e che, nonostante gli avvertimenti ricevuti, ha voluto ugualmente recitare a Berlino. E proprio questo comportamento porterà a un simbolico rovesciamento dei ruoli e ad una raffinata vendetta.
Un viaggio alle radici dell’odio, uno spettacolo intenso, appassionato e necessario, che rappresenta il clima di spietato razzismo in cui maturò l’Olocausto.

Destinatario sconosciuto (Address Unknown) è un romanzo epistolare di Katherine Kressmann Taylor pubblicato nel 1938 dalla rivista Story di New York e nel 1939 come libro vero e proprio. Il romanzo fu ignorato per sessant’anni fino al 1999 quando, tre anni dopo la morte dell’autrice, venne tradotto in lingua francese diventando un best seller.

DESTINATARIO SCONOSCIUTO
regia FABIO MARCHISIO
con Gianluca Gambino e Valter Schiavone
testo di Katherine Kressman Taylor
scene Matteo Capobianco
costumi Carola Fenocchio
produzione Accademia dei Folli

SPETTACOLO
Martedì 27 gennaio 2026 | ore 20.45 – GIORNO DELLA MEMORIA
Rassegna PROSA

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A 60 anni dalla nascita dei Doors: racconti, suoni e visioni di una leggenda
Un viaggio unico nel mito di Jim Morrison e dei Doors, tra parole, musica e immagini d’epoca.
Ezio Guaitamacchi porta sul palco la storia del primo poeta rock della storia, un ragazzo carismatico, misterioso e visionario, attraverso aneddoti inediti, proiezioni storiche e una dozzina di brani epocali rivisitati in chiave acustica.
Con la partecipazione di Davide Van De Sfros nel ruolo di Frank Lisciandro, Andrea Mirò nei panni di Pamela Courson e la voce straordinaria di Brunella Boschetti, lo spettacolo ripercorre la parabola artistica e umana di Jim Morrison, dal debutto a Venice ai grandi concerti sulla Strip di Los Angeles, sino al tragico epilogo a Parigi.
Un’esperienza emozionante che celebra la poesia, la musica e l’eredità immortale di una delle icone più affascinanti del rock ’60s.
Non perdere questo evento irripetibile: la storia dei Doors come non l’hai mai vista né ascoltata!

JIM MORRISON – FANTASIE DI UN POETA ROCK
Ezio Guaitamacchi narrazione, chitarre, ukulele, mandolino, autoharp
Brunella Boschetti voce
Andrea Mirò voce, pianoforte, chitarra
very special guest DAVIDE VAN DE SFROOS
spettacolo programmato in collaborazione con MyNina e Ponderosamusic

SPETTACOLO
Sabato 13 dicembre 2025 | ore 20.45
Rassegna Show

“Is this the real life? Is this just fantasy?”

“E’ vita reale o è fantasia?”. Comincia così la canzone manifesto dei Queen, l’azzardo più incredibile della storia della musica rock. C’è dentro di tutto, schegge di hard-rock, pop, glam, l’opera lirica, il settecento, la teatralità, le ansie esistenziali dell’uomo, i reietti, gli dei e gli inferi.
Eppure dopo quarantatré anni dalla sua pubblicazione, nessuno è ancora riuscito a svelare il segreto del suo significato e a comprenderne appieno i meccanismi del suo successo. Più che una canzone è un mostro, una specie di Frankenstein creato e cantato da un brutto anatroccolo che si era trasformato in un dio e suonata con una chitarra eccezionale, scolpita nella trave di un caminetto, proprio come era successo a Pinocchio.
Forse il segreto dei Queen è proprio questo: aver giocato a tenere i piedi in due staffe, uno sulla terra e l’altro nel mondo delle favole.
Non ci sono messaggi sociali nelle loro canzoni eppure ancora oggi sono potenti, affascinanti, credibili, per nulla superati dalla realtà. La loro arte è sempre stata la messa in scena di una favola… romantica, malinconica, ironica, straziante, gioiosa, sensuale e trasgressiva. Per comprenderli non serve la ragione, bisogna solo arrendersi alla loro straordinaria capacità di affabulare… dai dischi, ai live, alle loro vite, in particolare quella di Freddie.
Un nuovo spettacolo in cui musica, fascinazione visive e narrazione (sotto la regia di Daniele Sala) convivono in una formula più teatrale, una vera rapsodia pop abitata da gatti, brutti anatroccoli, chitarre fatate, regine viziate e uno scrigno di canzoni che spaccano il cuore ad ogni nota, regalandoci l’illusione di poter “vivere per sempre”.

Una favola quella di Freddie e dei Queen fatta rivivere dalla penna di uno dei più prestigiosi autori italiani, Francesco Freyrie.
Uno spettacolo nello spettacolo dove VIDEO, MUSICA e FAVOLA si intrecciano in un crescendo di emozioni, dagli esordi ad A Night at the Opera, dal Live Aid a Wembley.
Con la regia di Daniele Sala per rivivere sul palco la leggenda di una band che ha scritto la storia…del Rock e non solo.
Alla voce, direttamente da The Voice Of Italy, Beppe Maggioni!

QUEEN RHAPSODY
di Francesco Freyrie
regia DANIELE SALA
voce Beppe Maggioni
spettacolo programmato in collaborazione con MyNina Spettacoli

SPETTACOLO
Domenica 8 marzo 2026 | ore 20.45
Rassegna Show

 

Scritto da Angela Dematté, L’estasi della lotta è un progetto molto intimo e personale di Carlotta Viscovo, attrice torinese per anni portavoce dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo, nato dal desiderio di raccontare Camille Claudel non come vittima paranoica e amante abbandonata, ma rendendo onore alla sua opera.
Camille e Carlotta, due artiste in lotta che non sanno tenere insieme le cose: da una parte l’ambizione legata alla propria arte, dall’altra l’ansia di verità e di giustizia.
In scena un corpo che si fa scultura e che dialoga con la scultura. Dietro e insieme a questo, le parole e le immagini concrete e quotidiane, logiche e forti di una vita presente e passata, quella di Carlotta e delle sue lotte sindacali.
Un personaggio terzo attraversa Carlotta e Camille, indagando il rapporto tra corpo e protesta, tra la dimensione intima e il ruolo politico dell’artista, tra l’arte e il mercato, l’ambizione e l’autosabotaggio.
La parola come strumento di lotta non basta, occorre tornare al corpo, farlo vibrare nella sua potenza, per raggiungere l’estasi.

Note sul progetto
di Carlotta Viscovo

Non so trovare le ragioni adeguate della mia compenetrazione con l’artista Camille Claudel. Abita in me dal 2004, da quando ho visto le sue opere a Parigi. Ho desiderato da allora raccontarla per toglierle il suo ruolo di vittima paranoica e amante abbandonata, rendendo onore alla sua opera.
Appena cercavo di lavorarci, però, sentivo di perdere lucidità, ne soffrivo e non riuscivo a proseguire. Intanto mi restava dentro, mi accompagnava silente, mi contaminavo di lei.

Sono stata per quattro anni e mezzo coordinatrice nazionale della sezione attori della SLC CGIL (Sindacato Lavoratori della Comunicazione). Ho accettato questo incarico perché sentivo l’esigenza di fare qualcosa in difesa del mio lavoro, esponendomi pubblicamente. La conseguenza concreta è stata la sensazione di esclusione, isolamento, persecuzione. La scelta di prestare il mio nome a quel ruolo mi ha identificata completamente con esso, facendomi sentire ingabbiata in qualcosa di ossessivo da cui mi sembrava impossibile liberarmi. Lorenzo Ponte e Margherita Orsini, due giovani registi, hanno raccolto ore ed ore della mia vita quotidiana, nei momenti in cui stavo abbandonando il mio ruolo di coordinatrice del sindacato. Questo è tutto il materiale da cui siamo partite, Angela ed io.
Sentivamo dei rimandi, tra la mia vita e quella di Claudel. Indagando quelle riprese, tentando di sovrapporle alla scultura, ai luoghi della vita di Camille, al corpo mio che vibra e tenta di rinnovare un senso, abbiamo costruito la drammaturgia. Esploriamo il rapporto tra corpo e protesta, tra dimensione intima e ruolo politico dell’artista, tra arte e mercato, ambizione e autosabotaggio. La strada formale sarà quella di fare in scena scultura del mio corpo. Insieme a questo, le parole e le immagini concrete, logiche e forti di una vita presente e passata, la mia e quella tumultuosa di lei, che si alternano nel video e nel testo.

Camille e Carlotta non sanno tenere insieme le cose: la loro espressione creativa, l’ambizione di emergere e l’ansia di giustizia, di verità.
L’errore è stato pensare fosse giusto separare la mia protesta dal palcoscenico; invece, occorre mettere in Arte la protesta, incarnandola.

L’ESTASI DELLA LOTTA
progetto di e con Carlotta Viscovo
di Camille Claudell
drammaturgia Angela Demattè
supervisione dei movimenti Alessandra Cristiani
dramaturg Alice Sinigaglia
disegno luci Luigi Biondi
musiche e progetto sonoro Marco Mantovani
installazione scenografica Ettore Greco
videoartist Ivonne Capece
produzione LAC Lugano Arte e Cultura, TrentoSpettacoli, Elisnor Centro di Produzione Teatrale

SPETTACOLO
Martedì 25 novembre 2025 | ore 20.45
Rassegna CONTEMPORANEA

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TRAILER

INTERVISTA a Angela Demattè

INTERVISTA a Carlotta Viscovo

La Magia del Natale è in pericolo!
Nel centro commerciale più scintillante della città, un misterioso pacco regalo nasconde una sorpresa incredibile: Rudolph, la renna di Babbo Natale, è prigioniera!
Un’improbabile squadra di animali-artisti si unisce per salvarla in una fuga rocambolesca tra vetrine, risate e colpi di scena.
Una commedia musicale per tutta la famiglia, dove anche il più piccolo può fare la differenza!

RUDOLPH OPERAZIONE NATALE
soggetto originale Simone Dini Gandini
drammaturgia Simone Dini Gandini e Pino Costalunga
musica originale Eleonora Beddini
scene Luca Zanolli
con Andrea Messina, Anna Nappi e Ivan Portale
regia PINO COSTALUNGA
tecnici Antonela Saccomanno, Elia Giacomazzi, Chiara Tommasini
produzione Fondazione Aida ETS, Fondazione Atlantide –
Teatro Stabile di Verona, Associazione A.T.T.I.

SPETTACOLO
Venerdì 19 dicembre 2025 | ore 20.30
Rassegna TEATRO PER LE FAMIGLIE

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Le più belle storie d’amore sono quelle che finiscono quando uno dei due muore sul colpo.
Un uomo e una donna. S’ incontrano. Si amano. Si mangiano. L’amore nell’immaginario collettivo, tra cliché, misoginia, pornografia, femminismo, sdolcinatezze e melensaggini. Daniele Timpano e Elvira Frosini attraversati e scossi dai più disparati materiali: da Faccetta nera a Little Tony, dalle canzoncine anni trenta a Frank Zappa e Celentano, da Goethe e Cavalcanti a Beautiful e Mahler, passando per gli Harmony e il Vangelo. La mamma è sempre la mamma? La donna è una madonna? E l’uomo è cacciatore?
Dal carattere onirico e dalle sfumature surreali lo spettacolo attraversa modelli e stereotipi (provenienti da epoche e generi diversi) sull’amore e sul rapporto tra i due sessi. In particolare dal Ventennio ad oggi. Tutto ciò partendo dall’assunto arbitrario che, pur nella disparità qualitativa e concettuale che separa una pagina di Goethe da un refrain di Little Tony, alcune costanti archetipiche sembrano non essere state mai definitivamente superate (almeno in Italia): l’amore come rapporto di potere che implica violenza, il ruolo idealizzato e insieme marginale della donna in una società pur sempre maschile, il patetismo logorroico e autocompiaciuto dell’uomo che soffre solo per amore, la posizione ambigua della donna che oscilla tra “emancipazione” e “tradizione”.

SÌ L’AMMORE NO
testo, regia e interpretazione ELVIRA FROSINI e DANIELE TIMPANO
disegno luci Dario Aggioli
registrazioni audio Marco Fumarola, Dario Aggioli, Lorenzo Letizia
progetto grafico Stefano Cenci
aiuto regia Alessandra Di Lernia
uno spettacolo di Frosini/Timpano

Finalista Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche Dante Cappelletti 2008

SPETTACOLO
Martedì 17 febbraio 2026 | ore 20.45
Rassegna CONTEMPORANEA

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Spirit of New Orleans Gospel Choir é un’originale, numerosa e spettacolare formazione composta da alcuni fra i migliori musicisti provenienti dai gruppi gospel delle chiese battiste di New Orleans e della Louisiana.

Notoriamente lo stato della Louisiana è considerato una delle zone dove maggiormente si è mantenuta viva e attiva l’eredità musicale gospel del sud degli States, espressa compiutamente con la presenza di numerosi cori che svolgono regolarmente una attività musicale nelle parrocchie della chiesa battista. Proprio in una realtà come questa, sono nati e successivamente diventati famosi gruppi gospel leggendari fra i quali Gospel Soul Children, Desirè Community Choir, Like Basik e soprattutto la leggendaria Mahalia Jackson, simbolo indiscusso della musica gospel e spirituals di New Orleans e degli USA.
Nel segno di questa grandissima tradizione, alcuni anni fa ha preso vita questo singolare progetto musicale, basato fondamentalmente sullo spirito e l’impegno di artisti uniti da un forte legame di amicizia e dal comune obiettivo di essere portatori del messaggio della musica della buona novella, rappresentando il meglio della musica e della tradizione gospel della loro regione.
L’ensemble è composto da 10/11 elementi che hanno come nucleo di base i ben noti “Joyful Gospel Singers”, attorno ai quali confluiscono alcuni dei migliori artisti di altre famose formazioni della Louisiana.

La corale affonda le radici nella più genuina e intensa tradizione della musica religiosa dei neri d’America, e grazie ad un’intensa capacità vocale ed interpretativa riesce a generare un clima di gioiosa e fraterna unione con tutti i presenti in sala.
La dimensione live è infatti la loro espressione più congeniale, sulla quale hanno costruito la loro fama nel mondo, esibendosi ai più prestigiosi appuntamenti negli USA: dal New Orleans Jazz & Heritage Festival al Monterey Jazz Festival, dall’American
Virgin Island Fest al South California Gospel Event….
Sono titolari del “Grand Staff Award”, riconoscimento concesso solamente ai migliori gruppi gospel da parte della fondazione “Gospel Music Workshop of America”. Possono inoltre vantare anche collaborazioni con numerosi artisti internazionali di musica pop e soul, dal rocker Bryan Adams alla soul queen Marva Wright.
Dopo il grande successo degli ultimi anni, ottenuto a partire fin dal primo European Christmas Tour del 1999, gli Spirit of New Orleans ritornano a grande richiesta in Italia forti delle loro esperienze vissute sui palchi di mezza Europa ed in particolare
nei tour in Germania, Svizzera, Francia, Spagna, Austria dove sono stati acclamati da pubblico e critica specializzata per le loro prorompenti esibizioni.

Il loro è un concerto di grande impatto e notevole caratura artistica; l’esuberanza, il calore e la tradizione musicale della Louisiana esploderà nel loro fantastico show. Un’occasione da non perdere.

SPIRIT OF NEW ORLEANS GOSPEL CHOIR
Line Up
Jan Randolph – Lead vocals and alto
Chandra Grayson – Soprano and lead vocals
Stanley Williams – Lead vocals and tenor
Alfred Penns – Lead Vocals and tenor
Alfred Caston – Bass guitar and tenor vocals
Alyncia M Nelson – Soprano, Alto and lead vocals
Deborah Larkins – Alto
Carolyn Shield – Keyboards
Angela Dunn – Keyboards
Jo Rossi – Drums
spettacolo programmato in collaborazione con MyNina

SPETTACOLO
Sabato 20 dicembre 2025 | ore 20.45
Rassegna Show