Tag Archivio per: UnNuovoSguardo

DEBORA VILLA

Debora Villa è esaurita (….e fin qui, nulla di nuovo).
Ma è anche saggia e sa perfettamente di non essere l’unica.

D’altronde il periodo non è facile. Dal lockdown alle code in posta; dall’incalzar del tempo all’ inciviltà; dal traffico agli hater…. Paure, sogni, insicurezze, psicosi, I motivi per farsi venire un bell’esaurimento non mancano.
E allora, non ci resta che ridere insieme delle nostre disgrazie in una esilarante terapia di gruppo.

Crediti
di e con Debora Villa
produzione Si può fare Productions
distribuzione Terry Chegia

Spettacolo
venerdì 19 gennaio 2024 | ore 20.45

Info
Spettacolo compreso nell’Abbonamento Show. NON inseribile nei Season Pass e nella Gift Card
Rassegna di appartenenza: Show

SAN FRANCESCO, LA SUPERSTAR DEL MEDIOEVO

GIOVANNI SCIFONI

Come si fa a parlare di San Francesco D’Assisi senza essere mostruosamente banali? Come farò a mettere in scena questo spettacolo senza che sembri una canzone di Jovanotti?

Se chiedo a un ateo anticlericale “dimmi un santo che ti piace” lui dirà: Francesco. Perché tutti conoscono San Francesco? Perché sono stati scritti decine di migliaia di testi su di lui? Perché è così irresistibile? E perché proprio lui? Non era l’unico a praticare il pauperismo. In quell’epoca era pieno di santi e movimenti eretici che avevano fatto la stessa scelta estrema, che aveva di speciale questo coatto di periferia piccolo borghese mezzo frikkettone che lascia tutto per diventare straccione?
Aveva di speciale che era un artista. Forse il più grande della storia. Le sue prediche erano capolavori folli e visionari. Erano performance di teatro contemporaneo. Giocava con gli elementi della natura, improvvisava in francese, citando a memoria brani dalle chanson de geste, stravolgendone il senso, utilizzava il corpo, il nudo, perfino la propria malattia, il dolore fisico e il mutismo.

Il monologo, orchestrato con le laudi medievali e gli strumenti antichi di Luciano di Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli, si interroga sull’enorme potere persuasivo che genera su noi contemporanei la figura pop di Francesco, e percorre la vita del poverello di Assisi e il suo sforzo ossessivo di raccontare il mistero di Dio in ogni forma, fino al logoramento fisico che lo porterà alla morte, dalla predica ai porci fino alla composizione del cantico delle creature, il primo componimento lirico in volgare italiano della storia, Francesco canta la bellezza di frate sole dal buio della sua cella, cieco e devastato dalla malattia. Nessuno nella storia ha raccontato Dio con tanta geniale creatività. Francesco sapeva incantare il pubblico, folle sterminate, sapeva far ridere, piangere, sapeva cantare, ballare. Il vero problema con cui mi sono dovuto scontrare preparando questo spettacolo è che Francesco era un attore molto più bravo di me.
E poi il gran finale, la morte, il rapporto di fratellanza, quasi di amore carnale che aveva Francesco con Sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò scappare. E neanche il pubblico potrà scappare da questo finale, incatenati sulle poltrone del teatro saranno costretti anche loro ad affrontare il vero, l’ultimo, grande tabù della nostra contemporaneità: non siamo immortali.

Crediti
regia FRANCESCO BRANDI
di e con Giovanni Scifoni
strumenti antichi Luciano Di Giandomenico, Maurizio Picchiò e Stefano Carloncelli
produzione Mismaonda / CdP Viola Produzioni

Spettacolo
martedì 7 maggio 2024 | ore 20.45

Info
Spettacolo compreso nell’Abbonamento Show e inseribile nei Season Pass e nella Gift Card
Rassegna di appartenenza: Show

a passo di storie

Accompagnati da fiabe classiche e originali, i bambini potranno esplorare il teatro attraverso un percorso di passi e racconti. Davanti ai loro occhi si aprirà un mondo magico fatto di grandi sale e piccole porte, angoli bui e luci soffuse, poltrone rosse e tende vellutate. Camminando nella pancia del teatro incontreranno, ad ogni tappa, una scatola colorata. Ogni volta che la scatola si aprirà, una nuova storia prenderà vita.

Vieni con noi nella pancia del teatro. Facciamogli il solletico in punta di piedi. Lo sentiranno ridere in tutta la città.

Gli attori, i tecnici, la direttrice, le maschere, saranno tutti lì come aiutanti del narratore, guide per andare sopra, sotto, fuori e dentro il teatro della città.
Nella pancia del teatro è un percorso-spettacolo destinato a piccoli gruppi con un numero di posti limitato a 50 persone.

Crediti
di e con Claudio Milani
con la collaborazione di Elisabetta Viganò e Andrea Bernasconi
percorso-spettacolo per le famiglie, allo scoperta del magico mondo del teatro

Spettacolo
sabato 14 ottobre 2023 | ore 20.30
domenica 15 ottobre 2023 | ore 16.00

Info
Spettacolo inseribile nel Family Pass

Nell’impossibilità di tracciare una biografia di Giorgione, un narratore, di fronte a due schermi, racconta, per mezzo di parole, documenti, versi poetici ed immagini delle opere del pittore di Castelfranco, frammenti della Venezia a cavallo tra XV e XVI secolo.
Giorgione è una delle figure più enigmatiche della storia dell’arte. Cercare di metterlo a fuoco è come osservare la costellazione delle sette sorelle, le Pleiadi: riesce meglio se uno non la fissa direttamente. Questo ha cercato di fare Anagoor con la complicità di Laura Curino: narrare Giorgione attraverso gli occhi di chi lo frequenta fin dall’infanzia e lo rivela per storie concentriche all’ospite stupefatto. In questa sorta di lezione d’arte, poetica, sono raccontati l’artista, il suo tempo, il respiro delle opere, il clima che le pervade. Rivelazione è la condivisione sincera di una ricerca.
“Volgiamo lo sguardo verso questa ideale costellazione. Per ciascun astro una meditazione. Silenzio, natura umana, desiderio, giustizia, battaglia, diluvio e tempo sono i temi che nutrono le sette contemplazioni di altrettante opere di Giorgione: la Pala, i Ritratti, la Venere Dormiente, la Giuditta, i Tre Filosofi, la Tempesta, il Fregio”.

Crediti
con Marco Menegoni
drammaturgia Laura Curino, Simone Derai
video Simone Derai, Moreno Callegari
sound design Mauro Martinuz
regia Simone Derai
produzione Anagoor 2009
co-produzione Operaestate Festival Veneto, Centrale Fies

Spettacolo
martedì 5 dicembre 2023 | ore 20.45

Info
Spettacolo compreso nell’Abbonamento Prosa Contemporanea e inseribile nei Season Pass e nella Gift Card
Rassegna di appartenenza: Prosa contemporanea

 

“…tutti sanno che gli orsi si grattano quando sentono prurito, ma non molte persone sanno che i pruriti si grattano… perché sono orsi! E più il prurito si grattava, più diventava un orso. Finché dove prima non c’era nessun orso, fece la sua comparsa un orso che non c’era!”

Il nostro Orso, dovete sapere, è un orso che si fa molte domande, un curioso – si direbbe – o forse un filosofo, e quando non se le fa, a fargliele sono dei biglietti trovati nelle tasche (non sapete che gli orsi hanno le tasche???): «TU SEI ME?». Ma che domanda difficile per un Orso che fino a tre minuti prima era soltanto un prurito!!! Il nostro protagonista però ha degli indizi: «1. sono un orso molto gentile 2. sono un orso felice 3. e anche molto bello» e a partire da questi inizia la sua ricerca di sé. Il viaggio si snoda tra alberi che crescono se non li guardi (o no?), tra silenzi piccoli, grandi, antichi e silenzi silenziosi, facendo tappa per conoscere personaggi assurdi («un grosso morbido divano con la personalità di una mucca») che già ti conoscono, o forse no, e che consegnano al nostro protagonista un pezzetto di sé stesso e lo accompagneranno alla scoperta del pensiero e della felicità

Crediti
da “L’orso che non c’era” di Oren Lavie
spettacolo vincitore 𝗜𝗡-𝗕𝗢𝗫 𝗩𝗘𝗥𝗗𝗘 𝟮𝟬𝟮𝟯
di e con Elisa Canessa e Federico Dimitri
produzione Pilar Ternera/Nuovo Teatro delle Commedie e Compagnia Dimitri/Canessa
durata 55′ – età consigliata: dai 3 ai 7 anni


Spettacolo
domenica 25 febbraio | ore 16.00

Info
Spettacolo inseribile nel Family Pass

Bubu è un piccolo gufo che, contrariamente alla sua natura, teme il buio. Grazie all’incoraggiamento della mamma e dei personaggi che incontrerà, scoprirà le mille sfumature del buio e a non avere più paura di essere ciò che effettivamente è: un uccello della notte. Bubu scoprirà che il buio non è solo nero come appare, ma è abbagliante, divertente, affascinante, gentile… È quello che non conosciamo a spaventarci! E la paura ha la stessa dignità di tutte le altre emozioni, bisogna solo imparare a gestirla: può trasformarsi in una risorsa aiutandoci a crescere, imparare cose nuove e scoprire risorse che non sapevamo di avere, così finalmente, sotto la luce della luna, Bubu si alzerà in volo!

“Tutti noi, da piccoli, abbiamo avuto paura del buio. È qualcosa di arcaico, radicato profondamente nell’essere umano. Nella storia a cui ci siamo ispirate la paura diventa ancora più forte e lampante proprio perché in contrasto con la natura stessa del gufetto protagonista: lui, di fatto, non si accetta.  La paura del buio diventa metafora dei nostri timori più profondi, che attraverso la conoscenza e l’esplorazione di sé, si possono superare.”

Crediti
liberamente tratto da “Il gufo che aveva paura del buio” di Jill Tomlinson
di e con Alessia Candido e Giulia Nicolosi
scene Eliana Borgonovo
costumi Maria Barbara De Marco
disegno luci Cristiano Cramerotti
elaborazioni musicali Riccardo Anfossi
realizzazione origami Emma Frigerio
organizzazione Paola A. Binetti
produzione BIBOteatro
con il contributo di Residenza Carte Vive 2018, di Regione Lombardia, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali – Direzione Spettacolo e di Fondazione Cariplo

Spettacolo
domenica 10 marzo 2024 | ore 16.00

Info
Spettacolo inseribile nel Family Pass

C’è una piccola casa in mezzo ad un grande bosco.

In quella casetta vecchia e sgangherata si sono appena trasferiti la mamma, il papà e la piccola Jolie. Jolie è una bambina con una fervida immaginazione che la porta ad inventare milioni di storie. È curiosa, coraggiosa, intraprendente, le piacciono le stelle, il suo orso di pezza Boh e le cose che fanno un po’ paura. I suoi genitori sono eccentrici, in molte faccende affaccendati e spesso non danno molto peso a quelle che sembrano essere solo fantasie. Così non le credono quando Jolie sente un suono che non conosce, quando vede un’ombra che non riconosce ma soprattutto quando si accorge di una presenza insolita, che la affascina e contemporaneamente, la terrorizza. E quando Boh scompare, Jolie sente un coraggio inarrestabile, quel coraggio che solo l’Amore sa regalarci. E così parte alla ricerca di Boh, si addentra nel bosco, incontra i suoi abitanti, scopre paesaggi incantati, e quando pensa di essersi perduta per sempre, Nonno Nodo e Nonna Corteccia le regaleranno la chiave per affrontare la paura. Perché tutti abbiamo paura, ma a volte si può addomesticare, se le guardiamo da vicino, se la attraversiamo, sa diventare piccola e preziosa. Dipende sempre dal nostro sguardo su di lei.

Crediti
ideazione Miriam Costamagna e Andrea Lopez Nunes Regia
drammaturgia e cura dell’animazione Nadia Milani
con Miriam Costamagna, Andrea Lopez Nunes, Giacomo Occhi
scene, sagome e puppets Gisella Butera, Andrea Lopez Nunes, Miriam Costamagna, Nadia Milani, Matteo Moglianesi
musiche originali Andrea Ferrario
voci di Aurora Aramo, Arianna Aramo, Miriam Costamagna, Andrea Lopez Nunes, Nadia Milani, Giacomo Occhi
disegno luci Matteo Moglianesi e Andrea Lopez Nunes
consulenza registica Matteo Moglianesi
produzione Drogheria Rebelot
con il sostegno di Festival Mondial des Theatres de Marionnettes di Charleville Mézierès e BIBOteatro
in collaborazione con Teatro Gioco Vita (PC), Associazione Artemista(PV), Zona K (MI), In scena Veritas (PV), Comune di Libiate (MB)
Spettacolo selezionato nel progetto Cantiere 2019 del Festival Incanti di Torino

Spettacolo
domenica 22 ottobre 2023 | ore 16.00

Info
Spettacolo inseribile nel Family Pass

Pietre nere scarnifica e centrifuga la nostra idea di casa.
Il nostro modo di abitare.
Di costruire.
Di occupare un luogo.
Pietre nere è casa in tutte le sue infinite declinazioni.
Personali e sociali.
Intime e pubbliche.
Case di ieri, di oggi, di domani.
Case di pietra e case volanti.
Case mondo e mondo come casa.
È dall’interno di una casa che abitiamo il mondo.
Casa è intimità e separazione.
È cura di sé e luogo di molteplici fratture e divisioni.
Casa è incarnazione della separazione tra urbano e naturale.
Casa è il nostro corpo.
Sono i nostri vestiti.
E’ la persona amata.
E’ un affetto.
Una città, un quartiere.
Casa è il luogo in cui siamo cresciuti.
Casa è un oggetto, una foto, una lettera, un profilo su un social network.

Crediti
di Enrico Castellani e Valeria Raimondi
con la collaborazione artistica di Francesco Alberici
con Francesco Alberici, Enrico Castellani e Valeria Raimondi
e con Orlando Castellani
direzione tecnica Luca Scotton
produzione Babilonia Teatri e La Corte Ospitale
coproduzione Operaestate Festival Veneto
con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna, Fondazione
Compagnia di San Paolo
in collaborazione con Rete Patric e AstiTeatro
Si ringraziano Daniele Costa, Nadia Pillon, Elisa Pregnolato, Jonel
Zanato, Annalisa Zegna, Stefano Masotti, Marco Pesce, Francesco Speri

Spettacolo
venerdì 3 novembre 2023 | ore 20.45

Info
Spettacolo compreso nell’Abbonamento Prosa Contemporanea e inseribile nei Season Pass e nella Gift Card
Rassegna di appartenenza: Prosa contemporanea

 

 

di William Shakespeare

Il giovane fiorentino Giovanni Ortoleva, menzione speciale nel concorso “Registi under 30” della Biennale di Venezia 2018, firma adattamento e regia di quella che è considerata da molti critici la migliore commedia di Shakespeare. Composta intorno al 1600, è l’ultima commedia giocosa del Bardo prima della stagione delle grandi tragedie e delle commedie nere.

Sulle coste dell’Illiria, l’amore si diffonde a ritmo endemico. Il duca Orsino è innamorato di Olivia, ricca contessa che si nega alla sua vista per onorare il ricordo del fratello scomparso. Quando nel paese arriva Viola, una giovane reduce da un naufragio che prende servizio dal duca travestendosi da uomo col nome di Cesario, la ragazza si innamora perdutamente di Orsino e fa innamorare di sé la contessa Olivia, creando un triangolo irrisolvibile. Nel frattempo, presso la corte di Olivia, il maggiordomo Malvolio viene beffato dagli altri cortigiani – il fool Feste, la cameriera Maria, Sir Tobia e Sir Andrea (amico di Sir Tobia e pretendente di Olivia) –, i quali gli fanno credere di essere amato dalla padrona. A complicare ulteriormente la situazione arriverà in Illiria anche il gemello creduto morto di Viola, Sebastiano; dopo una lunga serie di fraintendimenti e imprevisti, la storia troverà finalmente il suo “lieto” fine. Una commedia sorprendente, amara ma lieve, surreale ma terrena, profondamente malinconica e irresistibilmente divertente.

Crediti
adattamento e regia Giovanni Ortoleva
traduzione Federico Bellini
con Giuseppe Aceto, Alessandro Bandini, Michelangelo Dalisi,Giovanni Drago, Anna Manella, Alberto Marcello, Francesca Osso, Edoardo Sorgente, Aurora Spreafico
scene Paolo Di Benedetto
costumi Margherita Baldoni
luci Fabio Bozzetta
progetto sonoro Franco Visioli
assistente alla regia Alice Sinigaglia
assistente scenografo Andrea Colombo
direttore di scena e capo macchinista Stefano Orsini
capo elettricista e datore luci Fabio Bozzetta
fonico Nicola Sannino
sarta realizzatrice e di scena Margherita Platé
scene realizzate da Allestimenti Arianese srl
produzione LAC Lugano Arte e Cultura
in coproduzione con Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, Centro D’arte Contemporanea Teatro Carcano, Arca Azzurra
partner di ricerca Clinica Luganese Moncucco

Spettacolo
giovedì 18 aprile 2024 | ore 20.45

Info
Spettacolo compreso nell’Abbonamento Prosa Classica e inseribile nei Season Pass e nella Gift Card
Rassegna di appartenenza: Prosa classica

 

 

In occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza il Teatro Giuditta Pasta di Saronno ospiterà il debutto nazionale della nuova produzione dell’acclamata Compagnia Arione de Falco, vincitrice dell’Eolo Award 2022.
Nicola é un orso grandissimo, pelosissimo e bellissimo.
Eugenio un ragnetto molto colorato, super veloce e piccolo così.
Vivono nella stessa casa, nella città di Città, e imparano a mettere da parte paura e diffidenza e a prendersi cura l’uno dell’altro, costruendo un equilibrio fatto di chiacchiere, letture e ricette.
Un giorno però nella loro vita entra un tornado: un minuscolo Moscerino entusiasta, e tutto cambia.
Questa storia parla di cura, di famiglie che scegli e che salvano, di coraggio, di viaggi incredibili e di una festa necessaria, che inizia col sole e finisce sotto le stelle.

Crediti
Compagnia Arione de Falco
con Annalisa Arione, Alberto Branca e Dario Eduardo de Falco
musiche di Enrico Messina
con il sostegno di Compagnia Catalyst

Spettacolo
domenica 26 novembre 2023 | ore 16.00

Info
Spettacolo inseribile nel Family Pass