Un debutto d’eccezione per la nuova stagione

Il Teatro Giuditta Pasta apre la Stagione di Prosa 2025|26 “RIFLESSIONI”, diretta da Andrea Chiodi, con uno dei capolavori più amati della drammaturgia contemporanea:
Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard.

Un’apertura che unisce ironia, intelligenza e profondità filosofica, regalando al pubblico un’esperienza teatrale capace di far sorridere e pensare.
La celebre commedia rilegge l’Amleto di Shakespeare dal punto di vista dei due amici del principe danese — Rosencrantz e Guildenstern — trasformandoli nei protagonisti di un viaggio surreale e comico sul senso della vita e del destino.

Protagonisti straordinari

Sul palco, una compagnia d’eccezione:

Francesco Pannofino – attore dal carisma inconfondibile e voce iconica del cinema e della TV – interpreta Rosencrantz con ironia e umanità travolgente.

Francesco Acquaroli – volto amatissimo di Smetto Quando Voglio, Romanzo Criminale, Suburra e Rocco Schiavone – è Guildenstern, l’uomo che ragiona, dubita e si perde nel labirinto del pensiero.

Paolo Sassanelli, nel ruolo del Capocomico, guida con ironia e carisma il mondo errante e visionario dei comici di corte.

Completano il cast Andrea Pannofino e Chiara Mascalzoni, per un ensemble che dà vita a una macchina teatrale perfettamente orchestrata.

Un viaggio tra realtà e finzione

La regia di Alberto Rizzi trasforma la scena in un continuo gioco di specchi tra realtà e illusione.
Un grande carro scenico diventa castello, teatro, strada e nave — simbolo del viaggio dell’esistenza.

L’umorismo raffinato di Stoppard incontra la fisicità brillante della Commedia dell’Arte, dando vita a un intreccio che diverte e invita alla riflessione.

“L’idea di Stoppard di spiare l’Amleto dal buco della serratura è geniale,” afferma Rizzi.
“Con Pannofino e Acquaroli ho voluto creare due clown filosofici, due uomini smarriti che ci fanno ridere e pensare. E con Paolo Sassanelli come Capocomico, il teatro diventa un gioco meraviglioso di specchi e riflessioni.”

Un teatro che fa pensare, ridere e condividere

Con questo spettacolo, il Teatro Giuditta Pasta rinnova la sua vocazione a essere un luogo di emozione, pensiero e condivisione.
La stagione RIFLESSIONI invita il pubblico a fermarsi, ridere e riflettere, in un dialogo costante tra ironia e profondità.

Crediti

ROSENCRANTZ E GUILDENSTERN SONO MORTI
di Tom Stoppard
Traduzione italiana di Lia Cuttitta – edita da Sellerio Editore

Con:
Francesco Pannofino, Francesco Acquaroli, Paolo Sassanelli
e con Andrea Pannofino, Chiara Mascalzoni

Scene: Luigi Ferrigno
Musiche: Natalino Pannofino
Regia: Alberto Rizzi

Produzione: Gli Ipocriti – Melina Balsamo
diretta da Pierfrancesco Favino
In collaborazione con Ippogrifo Produzioni ed Estate Teatrale Veronese
In accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di United Agents Ltd

 

Martedì 21 ottobre 2025 – ore 20.45 | Teatro Giuditta Pasta, Saronno
nell’ambito della rassegna Contemporanea – VareseCultura2030, con il sostegno di Fondazione Cariplo e il coordinamento della Provincia di Varese

Un dialogo tra Virginia Woolf e le donne di oggi

Fear No More è un viaggio poetico e intimo che intreccia letteratura, teatro e vita interiore, firmato da Francesca Sangalli con la regia di Simona Gonella.
In scena Leda Kreider, Maria Laura Palmeri e Matthieu Pastore danno voce a un dialogo sospeso tra epoche e sensibilità, ispirato a Mrs. Dalloway di Virginia Woolf, nel centenario della sua pubblicazione.

Lo spettacolo nasce come un confronto tra la celebre autrice inglese e le donne di oggi, tra memoria e presente, coraggio e paura, desiderio e consapevolezza.

Un verso di Shakespeare attraversa la scena come un respiro:

“Fear no more the heat o’ the sun, nor the furious winter’s rages.”
Non temere più il sole ardente, né la furia dell’inverno.

Un invito a vivere senza paura, ad accettare la vita in tutte le sue sfumature, luminose e oscure.

L’incontro con l’autrice

Prima dello spettacolo, alle ore 18.30, nel foyer del teatro, il pubblico è invitato a un incontro con Francesca Sangalli, che presenterà il suo romanzo A Londra non serve l’ombrello (Giunti Editore).
L’incontro sarà condotto dall’Ass. alla Cultura Maria Cornelia Proserpio.

Sarà un momento di dialogo aperto sul potere delle storie, sulle paure che attraversano la scrittura e sulla necessità di raccontarsi.
Seguiranno firma copie e vendita del libro, con una agevolazione speciale per chi parteciperà e desidererà assistere allo spettacolo della serata.

Il Teatro Giuditta Pasta di Saronno ha inaugurato la stagione teatrale 2025 con “Porte Aperte”, un’iniziativa speciale che ha registrato il tutto esaurito in entrambe le serate di venerdì 3 e sabato 4 ottobre.
Due appuntamenti ad ingresso libero, pensati per riavvicinare la città alla magia del teatro dal vivo, che si sono trasformati in un vero e proprio evento collettivo, capace di emozionare e coinvolgere il pubblico.


Un’accoglienza calorosa firmata Andrea Chiodi

Il Direttore Artistico Andrea Chiodi ha accolto personalmente gli spettatori all’ingresso del teatro e nel foyer, dialogando con loro e condividendo il senso profondo dell’iniziativa:

“Aprire le porte del Giuditta Pasta alla città, per far riscoprire a tutti il valore del teatro come bene comune.”

Un gesto simbolico ma potente, che ha trasformato il teatro in un luogo di incontro, condivisione e riflessione.


Due spettacoli, due emozioni indimenticabili

Venerdì 3 ottobre il palco si è acceso con “MUMÙ”, tratto da Turgenev e interpretato da Fausto Russo Alesi, in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano e Regione Lombardia.
Una performance intensa e toccante che ha commosso il pubblico, lasciando un segno profondo.

Sabato 4 ottobre è stata la volta di Lucilla Giagnoni con “A pelle nuda sul palco”, opera poetica e potente che ha inaugurato la rassegna Contemporanea nell’ambito del progetto VareseCultura2030.
Anche in questa occasione, il pubblico ha risposto con grande entusiasmo ed emozione.


Un teatro che si apre e conquista

Le due serate di “Porte Aperte” hanno confermato il forte legame tra il Teatro Giuditta Pasta e la comunità saronnese.
Il foyer gremito, le file ordinate al botteghino, i saluti personali del Direttore Artistico e la partecipazione di spettatori abituali e nuovi curiosi hanno reso evidente il successo dell’iniziativa.

La risposta del pubblico è arrivata anche nei giorni successivi: la vendita di biglietti e abbonamenti per la nuova stagione ha registrato un incremento significativo, segno della rinnovata fiducia e del desiderio di tornare a vivere il teatro dal vivo.


La stagione 2025 prende il via: aperta la campagna abbonamenti

La campagna abbonamenti è ufficialmente aperta e il primo appuntamento della stagione sarà martedì 21 ottobre con Fear No More di Francesca Sangalli, ispirato all’universo poetico e al pensiero di Virginia Woolf, con la regia di Simona Gonella.

Una produzione QUI e ORA, Manifatture Teatrali Milanesi, LAC/Lugano, con il sostegno di Fondazione Claudia Lombardi per il teatro e Olinda.
In scena Leda Kreider, Maria Laura Palmeri e Matthieu Pastore.

Prima dello spettacolo, alle ore 18.30 nel foyer, la scrittrice Francesca Sangalli incontrerà il pubblico per presentare il suo nuovo libro A Londra non serve l’ombrello, un racconto ricco di humour e momenti tragicomici sul coraggio di cercare il proprio posto nel mondo e sulla gioia di riscoprire sé stessi.


La rassegna di Prosa debutta il 30 ottobre

La rassegna di Prosa prenderà invece il via giovedì 30 ottobre con Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard, per la regia di Alberto Rizzi, con Francesco Pannofino, Francesco Acquaroli, Paolo Sassanelli, e con Andrea Pannofino e Chiara Mascalzoni.
Scene di Luigi Ferrigno, musiche di Natalino Pannofino, produzione Gli Ipocriti Melina Balsamo.

Nelle parole del regista Alberto Rizzi:

“Ho sempre pensato che fosse geniale l’idea di Stoppard di spiare l’Amleto dal buco della serratura, di guardarlo attraverso i due clown Rosencrantz e Guildenstern, e di trasformare la più grande tragedia di tutti i tempi in una farsa sull’esistenza umana.”

Lo spettacolo unisce l’umorismo inglese di parola alla comicità fisica della Commedia dell’Arte, con una coppia di protagonisti straordinari – Francesco Pannofino e Francesco Acquaroli – nei ruoli dei due indimenticabili clown-avventurieri.
Accanto a loro, nel ruolo del Capocomico, Paolo Sassanelli, interprete ideale per guidare con ironia, carisma e allegria la compagnia dei comici erranti.


Un autunno di emozioni al Giuditta Pasta

Con un cartellone ricco di titoli, artisti e novità, il Teatro Giuditta Pasta invita il pubblico a vivere una nuova stagione all’insegna della grande prosa, della contemporaneità e della condivisione.

Biglietti e abbonamenti sono disponibili presso la biglietteria del teatro e online.

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Con A pelle nuda sul palco, Lucilla Giagnoni porta in scena un’esperienza teatrale intensa e coraggiosa, in cui parola, corpo e identità si fondono per ridare vita alle figure shakespeariane.

Non è un semplice monologo, ma un viaggio poetico attraverso il teatro classico, reinterpretato da una voce femminile che si mette letteralmente “a nudo”.

Sul palco c’è solo lei, la presenza magnetica di Giagnoni, che con forza e sensibilità attraversa i confini di genere per incarnare personaggi maschili e femminili: da Giulietta a Romeo, da Desdemona a Otello, fino a Lady Macbeth.
Questa scelta non è solo attoriale, ma anche poetica: ridare voce alle donne, escluse dal teatro elisabettiano e costrette per secoli al silenzio.

L’impianto tecnico non è semplice cornice, ma parte viva della trasformazione scenica. Tuttavia, il vero cuore dello spettacolo è la voce. Il linguaggio di Shakespeare, riscoperto e incarnato, diventa strumento di verità, vulnerabilità e vita.
Mettersi “a pelle nuda” significa attraversare le emozioni e le contraddizioni dei personaggi, lasciandole fluire attraverso l’attrice fino al pubblico.

È uno spettacolo che parla a chi ama la profondità poetica del teatro, forse meno immediato per chi cerca una narrazione lineare, ma capace di toccare corde intime e universali.

Lucilla Giagnoni firma così un’opera che è insieme omaggio, rilettura e rinascita del teatro di Shakespeare.
A pelle nuda sul palco non è solo un titolo evocativo, ma una vera dichiarazione di intenti: un invito a guardare il teatro nella sua forma più pura e autentica.

Per chi ama la poesia scenica, la forza della voce e l’eredità viva di Shakespeare, questo è un appuntamento imperdibile.

Anna Salandin, Marta Maria Roncari, Elisa Viscuso.
5AS,5BE- Liceo S.M. Legnani

 

La sua voce, molto intensa, crea un mondo di silenzi, obbedienze forzate e tenerezze negate.

L’attore riesce a trasformare una semplice lettura in un’esperienza emotiva profonda, dove ogni pausa e ogni respiro diventano parte della narrazione.

La storia del servo sordomuto e della sua cagnolina non è solo una tragedia personale, ma una riflessione universale sulla solitudine e sulla violenza del potere.

“Ma tutto s’abitua l’uomo” è una delle riflessioni più amare che emerge da questa lettura. L’autore indaga con profondità il destino dei servi della gleba in Russia, uomini legati alla terra non solo fisicamente, ma anche psicologicamente e socialmente. In quell’epoca non si era semplicemente lavoratori della terra, ma proprietà della terra stessa, appartenenti alla padrona come si appartiene ad un oggetto.

La figura del protagonista, un uomo muto, è fortemente simbolica: privo di voce, ma carico di umanità e desiderio.  Viene strappato dalle sue radici e costretto a vivere un ruolo che non gli appartiene. Non ha gli strumenti per reagire, né culturali né sociali, eppure si adatta a suo malgrado. Questa “abitudine alla sottomissione” è una delle forme più sottili e crudeli della schiavitù.

Mumù rappresenta una guida. Attraverso il rapporto con lui, il protagonista riscopre un senso di possessione sano: possedere qualcosa per amore e non per dominio; tutto il contrario di quello che esprime la padrona, possedendo corpi e vite.

L’attore, con delicatezza e potenza, non ci dice cosa pensare: ci mette davanti delle immagini, delle azioni, e ci costringe a sentirle e a riflettere.

L’allestimento essenziale e la recitazione di Alesi tengono il pubblico sospeso, fino a un finale struggente e inaspettato.

Il pubblico ha avuto l’onore di partecipare ad uno spettacolo semplice, poetico e che lascia il segno.

In questo racconto, piccolo ma intenso, abbiamo visto una riflessione ancora attuale: su quanto l’essere umano possa adattarsi a tutto, anche alle ingiustizie, finché qualcosa o qualcuno non accende una scintilla di coscienza.

 

Anna Salandin, Marta Maria Roncari ed Elisa Viscuso

5AS, 5BE- Liceo S.M. Legnani

 

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Grande attesa per la finale di Saronno Famosi 2025 al Teatro Giuditta Pasta

Domenica 12 ottobre alle ore 17 il sipario del Teatro Giuditta Pasta di Saronno si aprirà sulla finale del contest musicale Saronno Famosi 2025.

L’iniziativa, ideata da Radiorizzonti InBlu, la radio non profit del territorio saronnese, nasce con l’obiettivo di valorizzare i giovani talenti locali e promuovere la cultura musicale giovanile. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con gli Oratori cittadini e con lo stesso Teatro Giuditta Pasta, che ospiterà i finalisti selezionati durante le audizioni pubbliche svoltesi nelle scorse settimane presso alcuni oratori della città.

Una giuria d’eccezione

A decretare i vincitori sarà una giuria composta da figure di spicco del panorama musicale e culturale:

  • Federico Vaccari, in arte 2nd Roof, produttore di artisti come Sfera Ebbasta, Emis Killa, Guè Pequeno, Dua Lipa, Baby Gang e Jack La Furia;

  • Andrea Chiodi, direttore artistico del Teatro Giuditta Pasta;

  • Giovanni Nastasi, conduttore del programma Blu Night di Radiorizzonti;

  • Maestro Claudio Borroni.

La preselezione dei concorrenti, tenutasi lo scorso 27 settembre, è stata curata da una giuria formata dal musicista Gabriele Scandolaro, da Lele, conduttore della trasmissione Uazzanane di Radiorizzonti, dal produttore musicale Stefano Meloncelli e dall’assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Saronno, Lucy Sasso.

Premi in palio

Grazie al contributo dello studio musicale SnobLab di Saronno, i vincitori potranno usufruire di premi importanti per la loro crescita artistica:

  • al primo classificato la produzione e post-produzione di un brano inedito;

  • al secondo e terzo posto un’ora di registrazione in studio.

L’appuntamento rappresenta un’occasione unica per scoprire e sostenere i giovani artisti del territorio, in una serata che promette emozioni, talento e tanta buona musica.

Mostra Franco Fioriti

L’artista crea immagini montate con Photoshop, partendo da foto reali senza utilizzare l’intelligenza artificiale. Utilizza tecniche moderne e strumenti innovativi spesso criticati ma con l’obiettivo di raggiungere il suo scopo: provocare lo spettatore, suscitando in lui emozioni forti.

Il concetto di arte, secondo lui, non deve limitarsi alla bellezza oggettiva ma deve essere un mezzo per trasmettere sentimenti intensi.

Il segno distintivo delle sue opere è una barchetta di carta che simboleggia la precarietà della società odierna. Le sue opere rappresentano la realtà cruda in cui viviamo; infatti, si tratta di una continua lotta alla ricchezza e al potere, distogliendo l’attenzione sulle mancanze della società.

Attraverso il suo lavoro desidera avvertire il pubblico sulla differenza tra la realtà in cui viviamo e il mondo dei social, in cui le persone ambiscono a ideali irraggiungibili.

 

EVENTO DI INAUGURAZIONE: DOMENICA 5 OTTOBRE, ORE 18.00

Franco Fioriti, classe 1977, è un graphic designer e artista visivo con una formazione accademica presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua ricerca artistica si nutre di esperienze eterogenee: dall’aerografia su accessori sportivi per Moncler durante la Milano Fashion Week, alla post-produzione fotografica per riviste di moda come “L’Officiel Italia”, fino al ruolo di docente per la realizzazione di murales presso il Liceo Classico Legnani di Saronno. La sua pratica riflette una sintesi tra tecnica e sensibilità estetica, con uno sguardo sempre attento all’evoluzione del linguaggio visivo contemporaneo.

 

Una mostra curata da Sabrina Romanò.

La mostra sarà visitabile nel foyer del Teatro Giuditta Pasta  dal 20 settembre al 23 novembre 2025 in occasione degli spettacoli e negli orari di apertura della biglietteria.

 

 

 

 

Il Teatro Giuditta Pasta di Saronno dà il via alla nuova stagione teatrale con un’iniziativa speciale: “Porte Aperte”, due serate ad ingresso libero che si terranno venerdì 3 e sabato 4 ottobre 2025. L’obiettivo è quello di condividere con la città l’esperienza dello spettacolo dal vivo e offrire un’occasione di incontro con artisti di grande talento.

Il desiderio di queste porte aperte del Teatro Giuditta Pasta per due giorni è quello di condividere con la città e permettere a tutti di vivere l’esperienza straordinaria dello spettacolo dal vivo, l’incontro con gli artisti e la consapevolezza che il teatro di una città è un bene prezioso per la collettività. Sarà l’occasione per incontrarci, conoscere il programma della nuova stagione e vedere, semplicemente prenotando, due meravigliosi artisti: Fausto Russo Alesi, che grazie a un progetto condiviso con il Piccolo Teatro di Milano e Regione Lombardia sarà sul nostro palco, e Lucilla Giagnoni, artista capace ogni volta di stupirci con le sue narrazioni.
Ecco, desideravamo si ripartisse così: invitando tutti a passare per il teatro, per bere un aperitivo, fare una merenda, vedere lo spettacolo la sera e incontrare me e tutto lo staff del teatro, per conoscerci e conoscere la stagione.
Vi aspettiamo.
Andrea Chiodi
Direttore Artistico

Il programma delle serate

Venerdì 3 ottobre – ore 20.45
Si parte con MUMÙ, tratto dall’omonimo racconto di Ivan Turgenev, interpretato da Fausto Russo Alesi. La storia narra di un servo sordomuto trasferito dalla campagna a Mosca che affronta la durezza della vita cittadina e la perdita del suo unico affetto, una cagnolina di nome Mumù.
Lo spettacolo rientra nel progetto Teatro Fuori Porta, una collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano e Regione Lombardia che punta a diffondere il teatro di qualità in contesti diversi e più ampi.

Sabato 4 ottobre – ore 20.45
La seconda serata sarà dedicata a A PELLE NUDA SUL PALCO, spettacolo di e con Lucilla Giagnoni, attrice e autrice nota per la sua voce poetica contemporanea. Tra grandi classici e testi originali, Giagnoni offre una performance intima e intensa che celebra la fisicità del teatro come esperienza unica in un’epoca dominata da intelligenza artificiale e realtà virtuale.
Questo spettacolo fa parte della rassegna Contemporanea, inserita nel progetto VareseCultura2030, realizzato con il sostegno di Fondazione Cariplo e il coordinamento della Provincia di Varese, che promuove parità di genere e istruzione di qualità secondo l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Incontri con il Direttore Artistico
In entrambi i giorni, alle ore 15.00 e alle ore 18.00, il Direttore Artistico Andrea Chiodi incontrerà il pubblico nel Foyer del teatro, offrendo un momento di dialogo e condivisione prima degli spettacoli serali.

Collaborazioni e sinergie culturali
Il Teatro Giuditta Pasta rafforza la propria vocazione culturale attraverso importanti collaborazioni con realtà teatrali e istituzionali di rilievo, come il Piccolo Teatro di Milano, Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e Provincia di Varese. Questi rapporti sinergici permettono di arricchire l’offerta artistica e culturale del teatro, contribuendo a farne un punto di riferimento per il territorio e una piattaforma di dialogo e crescita collettiva.

Informazioni per il pubblico
L’ingresso a entrambe le serate è ad accesso libero con prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti.
Si consiglia di prenotare in anticipo per assicurarsi un posto.

Il Teatro Giuditta Pasta vi aspetta per vivere insieme due serate di grande teatro, emozioni e condivisione dal vivo.

IL TUO INVITO

Otto mesi di spettacoli, artisti di rilievo nazionale, focus tematici e un progetto culturale per tutta la comunità

Oltre trenta appuntamenti, sei sezioni tematiche, otto mesi di programmazione: il Teatro di Saronno presenta “Riflessioni”, la nuova stagione teatrale 2025|2026, un progetto culturale pensato per tutta la comunità.

Il titolo – evocativo e simbolico – racconta un tempo di pensiero, trasformazione, confronto. Dopo “Nuovi sguardi” e “Immaginazioni”, il teatro diventa oggi spazio di consapevolezza, dialogo e crescita collettiva attraverso l’arte.

Sei sezioni, un’unica visione

La stagione si articola in sei ambiti: Prosa, Contemporanea, Musica, Danza, Show e Teatro per famiglie, con un’offerta pensata per ogni tipo di pubblico, dalle scuole agli spettatori più esperti. In calendario:

  • 16 spettacoli di prosa e drammaturgia contemporanea

  • 10 appuntamenti di intrattenimento e show

  • 4 eventi di danza contemporanea

  • Programmazioni dedicate a famiglie e scuole

  • Laboratori, incontri nel foyer, approfondimenti tematici

I focus tematici della stagione:

  • Omaggio a Molière: tra classico e rilettura moderna

  • Cinema a teatro: contaminazioni tra linguaggi

  • Lo sguardo femminile nella nuova scena italiana

  • Musica e danza: intrecci tra tradizione e sperimentazione

  • Drammaturgia contemporanea con compagnie pluripremiate

I protagonisti

In cartellone alcuni tra i più grandi nomi della scena italiana: Francesco Pannofino, Silvio Orlando, Laura Marinoni, Massimo Popolizio, Fausto Cabra, Tindaro Granata, Lucia Lavia, Antonio Latella, Angela Demattè, Ferdinando Bruni, e molti altri.

Una stagione per la città

“Riflessioni” è anche un progetto di valorizzazione culturale del territorio, capace di rafforzare l’identità di Saronno e il ruolo del Teatro come polo di eccellenza artistica e punto di riferimento regionale.

“Abbiamo scelto il titolo Riflessioni – dichiara la Direzione Artistica – perché sentiamo l’urgenza di pensare, di guardarci dentro e fuori. Vogliamo che il teatro non sia solo intrattenimento, ma luogo vivo, che accompagna, fa crescere, interroga”.

 

“Il teatro è di tutti e per tutti. Un luogo dove ridere, pensare, emozionarsi insieme.”
Andrea Chiodi, Direttore Artistico Teatro Giuditta Pasta

Carissimi amici, amiche, e carissimo pubblico,

siamo giunti alla fine della mia seconda stagione come Direttore Artistico del Teatro Giuditta Pasta: due anni intensi, complessi, ma profondamente significativi.
Grazie a un lavoro costante e appassionato, abbiamo puntato a una proposta culturale di alto livello, contribuendo al rilancio non solo artistico ma anche organizzativo ed economico del teatro.

Abbiamo affrontato sacrifici, sì, ma senza mai rinunciare alla qualità del progetto culturale.
Al contrario: in questi due anni abbiamo costruito importanti collaborazioni, ospitato debutti nazionali, accolto residenze artistiche, ideato e prodotto nuovi progetti che oggi parlano al presente e al futuro della scena teatrale italiana.

Dopo i “Nuovi Sguardi” della stagione 23|24, si chiude ora un anno dedicato alle “Immaginazioni”.
Ed eccoci già pronti a guardare avanti: la stagione 25|26 si intitolerà “Riflessioni”, perché sentiamo il bisogno di specchiarci insieme nelle grandi storie – quelle scritte da autori, interpretate da attori, dirette da registi – che daranno vita al prossimo cartellone.

Desidero ringraziare tutti, uno per uno, per i messaggi di affetto e stima che sono arrivati in teatro. Un grazie sentito va all’Amministrazione Comunale uscente e alla Dirigenza della Cultura: la sinergia con loro cresce giorno dopo giorno, così come la condivisione di progetti importanti – come il Concorso Lirico Internazionale, ospitato dal nostro teatro da ormai quattro anni – che meritano di continuare a crescere.

Grazie ai nostri sostenitori e sponsor, senza i quali molti dei nostri progetti non vedrebbero la luce.

Il teatro della città è, e deve essere sempre di più, un teatro di tutti e per tutti: un luogo di riflessioni, fatto di pensieri, dubbi, domande, risate e commozione.

La stagione appena conclusa ha visto un crescente interesse da parte del pubblico giovane e un aumento degli spettatori attratti da proposte nuove e coraggiose. Ci auguriamo che la prossima stagione sia ancora più ricca di occasioni per incontrarci a teatro, per pensare insieme, per vivere emozioni autentiche.

Vi aspettiamo giovedì 12 giugno alle ore 18.00, nel giardino del Teatro, presso il Bar Galli al Teatro.

Con gratitudine e passione,
Andrea Chiodi
Direttore Artistico – Teatro Giuditta Pasta

Giovedì 12 giugno alle ore 18.00
vi aspettiamo nel giardino del Teatro, presso Bar Galli per la presentazione del nuovo cartellone.
Scarica il tuo invito qui

INVITO PRESENTAZIONE RIFLESSIONI