“RIFLESSIONI” – LA NUOVA STAGIONE 2025|26 DEL TEATRO DI SARONNO

Otto mesi di spettacoli, artisti di rilievo nazionale, focus tematici e un progetto culturale per tutta la comunità

Oltre trenta appuntamenti, sei sezioni tematiche, otto mesi di programmazione: il Teatro di Saronno presenta “Riflessioni”, la nuova stagione teatrale 2025|2026, un progetto culturale pensato per tutta la comunità.

Il titolo – evocativo e simbolico – racconta un tempo di pensiero, trasformazione, confronto. Dopo “Nuovi sguardi” e “Immaginazioni”, il teatro diventa oggi spazio di consapevolezza, dialogo e crescita collettiva attraverso l’arte.

Sei sezioni, un’unica visione

La stagione si articola in sei ambiti: Prosa, Contemporanea, Musica, Danza, Show e Teatro per famiglie, con un’offerta pensata per ogni tipo di pubblico, dalle scuole agli spettatori più esperti. In calendario:

  • 16 spettacoli di prosa e drammaturgia contemporanea

  • 10 appuntamenti di intrattenimento e show

  • 4 eventi di danza contemporanea

  • Programmazioni dedicate a famiglie e scuole

  • Laboratori, incontri nel foyer, approfondimenti tematici

I focus tematici della stagione:

  • Omaggio a Molière: tra classico e rilettura moderna

  • Cinema a teatro: contaminazioni tra linguaggi

  • Lo sguardo femminile nella nuova scena italiana

  • Musica e danza: intrecci tra tradizione e sperimentazione

  • Drammaturgia contemporanea con compagnie pluripremiate

I protagonisti

In cartellone alcuni tra i più grandi nomi della scena italiana: Francesco Pannofino, Silvio Orlando, Laura Marinoni, Massimo Popolizio, Fausto Cabra, Tindaro Granata, Lucia Lavia, Antonio Latella, Angela Demattè, Ferdinando Bruni, e molti altri.

Una stagione per la città

“Riflessioni” è anche un progetto di valorizzazione culturale del territorio, capace di rafforzare l’identità di Saronno e il ruolo del Teatro come polo di eccellenza artistica e punto di riferimento regionale.

“Abbiamo scelto il titolo Riflessioni – dichiara la Direzione Artistica – perché sentiamo l’urgenza di pensare, di guardarci dentro e fuori. Vogliamo che il teatro non sia solo intrattenimento, ma luogo vivo, che accompagna, fa crescere, interroga”.

 

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