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Uno spettacolo sulla giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Uno spettacolo al Teatro Giuditta Pasta di Saronno in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

Giovedì 23 novembre| ore 21.00
ANGELI
liberamente ispirato al romanzo “Amabili Resti” di Alice Sebold
progetto di Laura Negretti in collaborazione con Antonio Grazioli e Sasha Oliviero Continua a leggere

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Unite da un percorso comune di militanza per l’affermazione del punto di vista femminile, Serena Dandini e Lella Costa si ritrovano a convergere all’interno di un progetto teatrale.

Alcune delle Valorose ritratte da Serena nel suo libro saranno rigenerate con nuova linfa nella riscrittura scenica e nell’interpretazione di Lella Costa, in un gioco di rimandi, anche scenografici, tra le trame che hanno distinto le loro vite.

Donne intraprendenti, controcorrente, spesso perseguitate, a volte incomprese: forti e generose, sempre pronte a lottare per raggiungere traguardi che sembravano inarrivabili, se non addirittura impensabili.

Donne valorose che seppure hanno segnato la storia, contribuendo all’evoluzione dell’umanità, per uno strano sortilegio raramente vengono ricordate, con difficoltà appaiono nei libri di storia e tanto meno sono riconosciute come maestre e pioniere.

Informazioni:
ispirato a IL CATALOGO DELLE DONNE VALOROSE di Serena Dandini
con Lella Costa
progetto drammaturgico di Serena Sinigaglia
scrittura scenica di Lella Costa e Gabriele Scotti
scene di Maria Spazzi
regia di Serena Sinigaglia
ambientazione sonora di Sandra Zoccolan
costumi di Antonio Marras
un progetto a cura di MISMAONDA prodotto da CENTRO TEATRALE BRESCIANO e TEATRO CARCANO
Partner THE CIRCLE ITALIA

Spettacolo:
sabato 19 febbraio 2022, ore 21.00
domenica 20 febbraio 2022, ore 15.30

Biglietti:
intero: 28 euro
ridotto: 26 euro
gruppi organizzati: 23 euro
ridotto under26: 20 euro


Un mirabolante viaggio della donna d’oggi, al tempo dei social, di whatsapp, dell’amore sempre più virtuale e sempre meno reale.

Una donna alle prese con il corpo che cambia e il metabolismo che va in blocco come le caldaie, e mai che all’accorrenza, si vedesse un idraulico bravo capace di sbloccare la situazione.

Barbara Foria affronta con la solita grande ironia e con la sua ineguagliabile carica energetica i vizi e le virtù dell’essere donna oggi con la D maiuscola, in balia di uomini con C minuscola (la C di cuore).

La tesi è semplice: la vita va vissuta con ironia, gioia e tanta euforia. Anche quando si diventa grandi. Anche quando da sesso droga and rock and roll si passa a netflix, tachipirina e canti gregoriani. È normale, ci si evolve.

Quale sarebbe il problema? Che ci chiamano milf? In realtà Milf è l’acronimo di Mo’ Inizia La Felicità.

Felicità per noi che abbiamo finalmente capito che al cuor non si comanda però magari si può consigliare. Che l’amore fa male, specialmente quando se ne fa troppo poco. Che certi fidanzati sono come le magliette di Zara: all’inizio ci esci, alla fine ci vai solo a dormire. Ma per sentirsi più leggeri non serve volare, a volte basta sorvolare. Perché la perfezione non esiste ma certi difetti possono essere meravigliosi. E allora viva le debolezze, le pecche, le imperfezioni che ci rendono vere, uniche e straordinariamente normali.

In questo spettacolo, la travolgente artista napoletana presenta il meglio della sua produzione artistica arricchito da tante novità e tanti nuovi spunti di riflessione.

Lo stand-up comedy più rosa che c’è è una satira sociale su tutti gli stereotipi femminili.

Informazioni:
con Barbara Foria
regia di Claudio Insegno

Spettacolo:
IN FASE DI RIPROGRAMMAZIONE

Biglietti:
intero: 28 euro
ridotto: 26 euro
gruppi organizzati: 23 euro
ridotto under26: 20 euro

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I panni sporchi si lavano in famiglia.

Uno spettacolo poetico e privo di ogni retorica sul tema della violenza domestica sulle donne.

“Barbablù 2.0” non è la storia di un marito violento e delle conseguenze delle sue azioni, ma la storia di un viaggio nella testa di una donna. La ricerca di un’identità forte che si è persa, sfilacciata fra violenze e soprusi che sono diventati la norma. Come in un giallo, la protagonista si troverà a ricostruire la dinamica di un omicidio, il suo omicidio, arrivando alla consapevolezza finale e terribile di esserne stata complice.

Un punto di vista aggiornato al XXI secolo della famosissima favola di Barbablù che però scardina il punto di vista originale. La storia è ambientata in una ricca provincia del nord Italia, in un mondo all’apparenza di assoluta armonia – di fiaba appunto – dove, dietro la porta di casa, regnano meccanismi implacabili di violenza e sudditanza psicologica.

Uno spettacolo che inizia con atmosfere molto comedy che lentamente scivolano nel thrilling, per chiudersi poi con un finale sorprendente.

Informazioni:
di Magdalena Barile
con Laura Negretti e Alessandro Quattro
regia di Eleonora Moro
scenografia e progetto luci di Armando Vairo
musiche originali di Eleonora Moro
costumi di Dina Zaghi
una produzione Teatro In Mostra

Spettacolo:
venerdì 17 luglio 2020| ore 21.30

Lo spettacolo si terrà nel Giardino di Casa Morandi – ingresso da via I Maggio. Lo spettacolo si svolgerà anche in caso di maltempo.

Biglietti:
posto unico: 15 euro
gruppi organizzati: 12 euro

Apertura vendite: lunedì 15 giugno 2020. I biglietti saranno acquistabili solo ONLINE.

Per coloro che nella precedente Stagione avevano acquistato i biglietti per lo spettacolo potranno assistere allo stesso presentando il precedente titolo d’ingresso. Essendo diversa la location non potrà essere mantenuto l’ordine di fila e posto.

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Donne che hanno sfidato o scelto la mafia – PROGETTO ANTIGONE 3.0

LE ANTIGONE 3.0, DONNE EVOLUTE, DECISIVE E FORTI.
LA MAFIA È ANCHE DONNA. È ANCHE MADRE. È ANCHE FIGLIA. È UNA DONNA CHE SCEGLIE UNA “CARRIERA”.

La figura femminile ha da sempre giocato un ruolo fondamentale all’interno del mondo mafioso: da tutrice del focolaio domestico in grado di perpetuare la tradizione mafiosa allevando i figli a “valori” quali omertà, disprezzo della giustizia, violenza; a donne collaboratrici o testimoni di giustizia, che si distaccano dalla mafia per i figli.

Oggi molte donne sfidano la malavita a costo della loro incolumità. Lo fanno per proteggere loro stesse, i loro figli, altre volte per senso di giustizia. Sono le Antigone 3.0, evolute, decisive e forti. Altre donne subiscono, senza avere la possibilità di cambiare, altre restano in silenzio, altre ancora scelgono consapevolmente di diventare mafiose e arrivano persino a rinnegare i figli.

Diversi valori e scelte di vita muovono le madri a favore o contro la mafia: le prime arrivano a prediligere la famiglia mafiosa a quella naturale, le altre a sacrificare la propria vita per sottrarre i figli a un destino di violenza e illegalità.

La riflessione dalla quale parte questo nuovo progetto ha la sua genesi dal binomio donne/mafia e si estende a una riflessione riguardante in specifico il ruolo di madre, figlia, donna in carriera.

Spettacolo in occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle Vittime Innocenti delle Mafie.

Informazioni:
di Eleonora Frida Mino e Roberta Triggiani
live painting Giulia Salza
musiche dal vivo Matteo Castellan e Giulia Subba
light design Simona Gallo
ufficio Stampa Laura De Bortoli
progetto realizzato con il sostegno della Fondazione CRT

Spettacolo:
giovedì 21 marzo 2019 | ore 21.00

Biglietti:
posto unico: 15 euro
gruppi organizzati: 12 euro

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