Tag Archivio per: STAGIONE 2023/24

Una lavandaia trasognata e squinternata sogna grandi azioni eroiche. Non trovando nemici degni di lei, trasforma la sua lavanderia in un grottesco campo di battaglia.

È dal 1981 che Gardi Hutter gira mezzo mondo con il suo teatro clownesco, raggiungendo ad oggi le 3700 rappresentazioni in ben 35 paesi.
Gardi è una donna clown fra le più stimate al livello mondiale. È stata riconosciuta con 18 premi artistici nazionali e internazionali tra cui l’HONORARY COMPANION 2019 dell’Università delle belle arti di Zurigo.

Crediti
di Gardi Hutter, Ferruccio Cainero
regia Ferruccio Cainero

Spettacolo
domenica 7 gennaio 2024 | ore 16.00

Info
Spettacolo obbligatoriamente inserito nel Family Pass

 

Da questa sera si recita a soggetto, ovvero si improvvisa.
Come prevedere dunque cosa accadrà proprio durante lo spettacolo che vedrete voi?
Dipende dal pubblico, dal clima, dagli attori, da chi sceglierà di parlare per primo. A soggetto, ovviamente; a braccio, con dei punti fissi ma senza copione.

Proprio come indicato nella pièce originale di Pirandello, anche nello spettacolo Da questa sera si recita a soggetto! di Paolo Rossi è prevista la partecipazione del pubblicoche gentilmente si presterà”.

Coma fare per essere pubblico attivo?

Chi desidera contribuire attivamente allo spettacolo come claque o agitatori in platea, come provinandi o testimoni oculari sul palco può scrivere una mail a: biglietteria@teatrogiudittapasta.it, indicando i propri dati e fila e posto occupati in sala.
Una volta ricevuta conferma l’appuntamento è 2 ore prima dell’inizio dello spettacolo, nel foyer del teatro dove gli incaricati della compagnia forniranno loro le necessarie ma semplici istruzioni per vivere una serata a teatro irripetibile e, soprattutto, veramente “dal vivo” e in prima (o seconda) persona.

Sinossi

Si parte dalla pièce di Pirandello, il quale nell’avvertenza posta in testa al terzo dramma della “trilogia del teatro nel teatro” si premura di scrivere al primo rigo: “L’annunzio di questa commedia, così nei giornali, come nei manifesti, dev’esser dato, senza il nome dell’autore”. Ovvero senza il suo di nome. E nell’elenco degli attori e delle attrici in cartellone mette al primo posto: “col concorso del pubblico che gentilmente si presterà”.

Da questo testo si partirà per un viaggio, sempre accompagnati dal capocomico Paolo Rossi e la sua compagnia di giro, in un percorso sì pirandelliano, ma anche profondamente attuale. Perché Paolo da un lato parla direttamente con Luigi Pirandello e si lascia consigliare e portare avanti nella trama, dall’altro resta e rimane ancorato alla realtà, e a come la realtà odierna e più spiccia non possa non entrare inevitabilmente in qualsiasi cosa che sia viva come il teatro. La vita nel teatro, dunque, ma anche il teatro nella vita, ovvero il nostro bisogno continuo di mostrarci performanti in tv e sui social. Forse ci siamo tutti trasformati in personaggi tragicomici in cerca d’autore.

“Ma scusa, se Pirandello pur di mantenere il segreto più misterioso sul suo testo ha fatto togliere il proprio nome dal cartellone”, dice Paolo Rossi, “chi sono io per spoilerare ciò che accadrà nello spettacolo di questa sera? Non sono mica un indovino, sono un comico scavalcamontagne. Se le parole per la “scheda” non le ha trovate un premio Nobel per la Letteratura, non potete pretenderle da me che ho fatto l’Itis!” E conclude: “Perché mettere in scena proprio questo testo? I miei maestri sono Fo, Gaber, Jannacci, Strehler e Pirandello. Ma Pirandello è quello che ultimamente frequento più spesso. Mi è anche apparso in sogno. Una volta, c’era anche Marta Abba, mi ha parlato di questo testo spiegandomi perché fosse proprio il momento giusto. Ma mi son svegliato per andare in bagno appena prima che me lo svelasse.”

Lo svelamento avverrà direttamente sul palco, dal vivo. Ma solo a patto che tutti s’improvvisi all’unisono.

Crediti
drammaturgia di Paolo Rossi e Carlo G. Gabardini
con gli attori Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Caterina Gabanella, Laura Bussani, Alessandro Cassutti
e con la partecipazione del pubblico
aiuto regia Luca Orsini
scene Lorenza Gioberti, costumi Elisabetta Menziani, luci Elena Vastano
ideazione e regia di PAOLO ROSSI
produzione AGIDI srl

Spettacolo
giovedì 14 dicembre 2023 | ore 20.45

Info
Spettacolo compreso nell’Abbonamento Prosa Classica e inseribile nei Season Pass e nella Gift Card
Rassegna di appartenenza: Prosa classica

OVVERO DEL GIORNO IN CUI CERCANDO QUALCOSA TROVAI ME STESSO

“Il futuro è uno specchio senza vetro”
Xavier Forneret

Cosa succederebbe se il vostro incubo peggiore diventasse realtà? E, se a guardarla bene, questa fosse l’occasione per affrontare innocui mostri schiumosi e apparenti fragilità? A volte lo stupore è dietro l’angolo o nascosto in una vecchia valigia di cartone: frugando bene nelle tasche capita di trovare un pensiero smarrito o semplicemente un sorriso.

Michele Cafaggi è stato il primo artista in Italia a creare uno spettacolo intero dedicato alle Bolle di Sapone. Ha studiato tra Milano e Parigi recitazione, arti circensi, mimo, clownerie e improvvisazione teatrale e ha esperienze nel teatro di ricerca e nel teatro di compagnia.

“Il suo teatro e le sue bolle piene di poesia catturano gli occhi e il cuore di grandi e bambini, i suoi spettacoli, sempre raffinati, estasianti, coinvolgenti, ricchi di clownerie, sono il frutto di una ricerca profonda e di una maturità, mimico-attoriale raggiunta e la sua arte è a disposizione di eventi benefici a favore dei bambini”.

Crediti
di e con Michele Cafaggi
regia Ted Luminarc
età consigliata: dai 3 ai 7 anni

Spettacolo
domenica 24 marzo 2024 | ore 16.00

Info
Spettacolo inseribile nel Family Pass

Accabadora è uno dei più bei romanzi di Michela Murgia nonché uno dei libri più letti in Italia negli ultimi anni (vincitore del Premio Campiello 2010), ed è anche lo spettacolo di Veronica Cruciani interpretato da Anna Della Rosa. Michela Murgia racconta una storia ambientata in un paesino immaginario della Sardegna, dove Maria all’età di sei anni viene data a fill’e anima a Bonaria Urrai, una sarta che vive sola e che all’occasione fa l’accabadora. La parola, di tradizione sarda, prende la radice dallo spagnolo acabar che significa finire, uccidere: Bonaria Urrai aiuta le persone in fin di vita a morire. Maria cresce nell’ammirazione di questa nuova madre, più colta e più attenta della precedente, fino al giorno in cui scopre la sua vera natura. È allora che fugge nel continente per cambiare vita e dimenticare il passato.

L’accudimento finale è uno dei doveri dell’essere figlia d’anima, una forma di adozione concordata tra il genitore naturale e il genitore adottivo. La drammaturgia di Carlotta Corradi parte proprio dal ritorno di Maria sul letto di morte di Tzia Bonaria. C’è un tempo di separazione tra le due donne che pesa in questo incontro, la verità e la rabbia che ancora emergono insieme ai migliori ricordi dell’infanzia accanto alla lunga gonna nera della Tzia.

Crediti
regia Veronica Cruciani
dal romanzo di Michela Murgia
edito da Giulio Einaudi Editore
drammaturgia Carlotta Corradi
con Anna Della Rosa
produzione Savà Produzioni Creative, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale

Spettacolo
giovedì 16 novembre 2023 | ore 20.45

Info
Spettacolo compreso nell’Abbonamento Prosa Classica e inseribile nei Season Pass e nella Gift Card
Rassegna di appartenenza: Prosa classica