Tag Archivio per: STAGIONE 2018/2019

Dopo il grande successo del suo concerto della scorsa stagione, tutto sold out, torna a Saronno il grande Fabio Concato.

Il cantautore guiderà il pubblico in un viaggio carico di ricordi ed emozioni tra i suoi successi, attraverso atmosfere musicali inedite, tutte da scoprire, dalle prime canzoni fino ai brani più recenti.

Con lui sul palco, i suoi straordinari amici musici: Ornella D’Urbano, Gabriele Palazzi Rossi, Stefano Casali e Larry Tomassini.

Informazioni:
Ornella D’Urbano: arrangiamenti, piano e tastiere
Gabriele Palazzi Rossi: batteria
Stefano Casali: basso
Larry Tomassini: chitarre

Spettacolo:
venerdì 5 aprile 2019 | ore 21.00

Biglietti:
intero: 31 euro
ridotto: 25 euro
gruppi organizzati: 23 euro
ridotto under26: 18 euro

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The European Pink Floyd Show – ANIMAL WORLD TOUR

I BIG ONE riportano in scena, quarant’anni dopo, nella prima parte del loro spettacolo, il concerto realizzato dai Pink Floyd nel 1977 e denominato “In The Flesh Tour” (il cosiddetto “Animals Tour” ).

Nella seconda parte del concerto i BIG ONE proporranno altre hits della mitica rock band inglese. Oltre due ore e mezzo di musica, con luci ed effetti speciali, per uno spettacolo unico ed irripetibile nel suo genere, che vi farà rivivere l’emozione di un vero ed autentico concerto dei Pink Floyd, come solo la più famosa e rappresentativa Tribute band per la musica floydiana in Italia ed in Europa, poteva fare… I Big One!

Lo spettacolo dei BIG ONE è frutto di una ricerca maniacale di strumenti originali, partiture e soprattutto dello studio fatto sui concerti live della band negli anni.

La produzione della Band ha come obiettivo la riproduzione più fedele possibile delle sonorità e degli arrangiamenti dei Pink Floyd, utilizzando una strumentazione vintage e, come nei veri concerti dei Pink Floyd, i video dell’epoca proiettati su schermo circolare.

Nei loro concerti la perizia nell’esecuzione dei brani, la fedeltà degli arrangiamenti e la cura per l’aspetto visivo e spettacolare permettono al pubblico di vivere una indimenticabile “Pink Floyd experience”.

I Big One sono stati definiti dalla stampa italiana e dalla critica musicale internazionale più autorevole, “la migliore Tribute Band Europea “.

Il repertorio dei loro concerti attinge alle più famose produzioni del gruppo inglese quali
The Dark Side of the Moon , Animals , Wish You Were Here , ecc., fino alle produzioni più recenti come The Endless River . I Big One possono vantare al loro attivo esibizioni nei più prestigiosi teatri italiani ed europei.

Informazioni:
Leonardo de Muzio: chitarra solista e voce
Luigi Tabarini: basso e voce
Federico Caldaba: chitarra ritmica
Stefano Raimondi: batteria e percussioni
Stefano Righetti: organo hammond, synt e voce
Claudio Pigarelli: piano e synt
Special Guest: Marco Scotti – sassofono
Debora Farina: cori
Elisa Cipriani: cori

Spettacolo:
sabato 9 marzo 2019 | ore 21.00

Biglietti:
intero: 31 euro
ridotto: 25 euro
gruppi organizzati: 23 euro
ridotto under26: 18 euro

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C’è un mondo tutto da scoprire, ben oltre i singoli di successo di Simone Cristicchi.

“Vorrei cantare come Biagio”, “Studentessa universitaria” e “Ti regalerò una rosa“, sono solo la punta di un iceberg!
Come un cartografo che ha viaggiato a lungo in diversi paesi lontani, Cristicchi apre al pubblico la sua valigia di “Ricercautore”: storie raccolte in 13 anni di intensa attività teatrale e musicale.

Un viaggio tra storie cantate e raccontate di matti che salgono sulle sedie per volare via dal manicomio del mondo, di vecchi minatori, di reduci della guerra di Russia ma anche di sentimenti folli come quelli del custode di un museo innamorato della statua di Venere, dell’amore impossibile tra un cellulare e una carta sim o del brivido inaspettato che nasce tra due ottantenni abbandonati in un ospizio che si risolve in un commovente ultimo valzer.

La passione per la ricerca delle storie, la musica popolare, il teatro di narrazione e la canzone d’autore daranno vita ad un vero e proprio “concerto all’incontrario”, che permetterà al pubblico di conoscere da vicino il repertorio pressoché sconfinato di un inimitabile Fabbricante di Canzoni.

Informazioni:
M° Riccardo Ciaramellari: pianoforte, tastiere, fisarmonica
M° Giuseppe Tortora: violoncello

Spettacolo:
venerdì 25 gennaio 2019 | ore 21.00

Biglietti:
intero: 31 euro
ridotto: 25 euro
gruppi organizzati: 23 euro
ridotto under26: 18 euro

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Un sound esplosivo, carico di sfumature e suggestioni celestiali tipiche della più genuina tradizione gospel afroamericana.

I South Carolina sono una prestigiosa corale gospel proveniente dalla Carolina del sud fondata e diretta da Michael Brown che ha preso vita sul finire degli anni ‘90.

Il primario intento è di dare spazio ai molti giovani appassionati di gospel che cercano un’occasione per esprimere il proprio talento ed anche una possibile carriera nel mondo della musica Gospel, Soul e R&B.

Si estende velocemente arrivando a contare 45 membri e diventa una delle formazioni giovanili più interessanti ed acclamate di gospel contemporaneo della regione. Sotto la sapiente guida di Michael Brown inizia una intensa attività di studio e di approfondimento della cultura gospel e spirituals dalle origini ai giorni nostri. Questo lavoro porta la corale a interpretare non solo le forme moderne del gospel ma anche quelle più tradizionali conosciute e cantate dai lori avi.

La particolarità di questa corale consiste nel sapere mischiare ritmi moderni a quelli tradizionali, raggiungendo un equilibrio musicale di grande spessore artistico. Nella loro musica si possono trovare canti tradizionali rivisitati con gusto e creatività in linea con le nuove tendenze contemporanee.

Nel dicembre 2015 una parte della corale partecipa al “Concerto Gospel Di Natale” all’Auditorium della Conciliazione di Roma, trasmesso da Canale 5 Mediaset. A questo straordinario evento hanno partecipato e diviso il palco con grandi artisti internazionali fra cui : Anastacia, Lola Ponte, Angélique Kidjo, Hevia, Riccardo Cocciante,Gigi D’Alessio, Anna Amoroso e altri importanti artisti italiani.

Quest’anno si ripresentano con un repertorio che varia da brani classici a contemporanei per allietare tutti i loro fans.

Informazioni:
Michael Brown:keys, lead vocal
Ashley Hale: vocals
Javetta Cambell: vocals
Rene Massey: vocals
Donald Hurston: vocals
Angela Perry-Taylor: vocals
Samitria Gilliard: vocals
Tia DuRant: vocals
David Bell: guitar
Randy Stephens: bass guitar
Albert Jenkins: drums, vocals
Richard Wrighten: drums, percussion, vocals
Sean McClain: keys

Spettacolo:
martedì 18 dicembre 2018 | ore 21.00

Biglietti:
intero: 31 euro
ridotto: 25 euro
gruppi organizzati: 23 euro
ridotto under26: 18 euro

Concerto Gospel organizzato in collaborazione con CRA FNM e Sezione Sorriso

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Un concerto per ripercorrere la storia e la carriera di questo straordinario artista.

Per celebrare i 40 anni dall’uscita dell’omonimo disco d’esordio, Alberto Fortis il 22 giugno ha pubblicato il nuovo album 4FORTYS su etichetta Azzurra Music.

In questo doppio Album c’è la rivisitazione e la reinvenzione del primo disco, affidata a una performance Piano&Voce Live in Studio che fa rivivere i momenti compositivi dei brani, le scintille di ispirazione che hanno dato inizio alla sua carriera.

Un progetto che parte dal passato, dallo splendido bildungsroman che è il primo album, che ha lanciato la carriera di Fortis, un artista libero, nato nel pop, che ama il soul, l’R&b e lo Sweet Rap, ha probabilmente cantato il primo pop Gospel in Italia con “Settembre” e il primo pseudo rap in “PLASTIC Mexico”, ma ben piantato nel presente rivisitandolo con un approccio nuovo che racconta l’oggi e indica la strada per il futuro con i nuovi brani inediti e la potenza dei brani live.

“Non siamo siamo nati per stupire, siamo nati per essere Noi stessi nel modo più autentico possibile: e in questo Lavoro è questo che sono: sono il mio principio, il mio cammino e soprattutto la mia attualità, quella così difficile da farsi riconoscere, in particolare da chi non si apre a comprendere che la Bellezza è nel Nuovo che ha radici coerenti con il primo seme” aggiunge Fortis a questo proposito.

Informazioni:
Alberto Fortis: piano e voce
Joe Damiani: batteria e percussioni
Mary Montesano: voce
Franco Cristaldi: basso
Romeo Fortunato: chitarra
Luca Fraula: tastiere

Spettacolo:
venerdì 30 novembre 2018 | ore 21.00

Biglietti:
intero: 22 euro
ridotto: 19 euro
gruppi organizzati: 16 euro
ridotto under26: 13 euro

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Operetta in tre atti di Carlo Lombardo e Mario Costa

Nella gaia cornice del golfo napoletano, due scugnizzi innamorati, Totò e Salomè, con il loro numeroso gruppo di amici, conducono una vita senza problemi. Sempre a Napoli si trovano alcuni turisti americani fra cui il ricco vedovo Toby Gutter, sua figlia Gaby ed il suo segretario Chic che la corteggia senza successo.

Gli scugnizzi, con Salomè prima fra tutti, portano una ventata di allegria nella vita degli americani e mister Toby è felicissimo. Salomè è invitata a frequentare sempre più la sua casa e, dopo qualche tempo, Toby matura la decisione di sposare la “scugnizza” e di andare con lei in America.

La fanciulla rimane perplessa, ma sua zia vede in questa unione la possibilità di una buona sistemazione per sè e per la nipote. Chi invece non si dà pace è Totò, convinto ormai di aver perso Salomè.

Una sera, quando sono ormai state fissate le nozze fra Toby e Salomè, Totò si reca nella villa dell’americano per rivedere un’ultima volta la “scugnizza” ma, scambiato per un furfante, viene arrestato. L’innocenza dello scugnizzo viene presto dimostrata e Totò può correre dalla sua Salomè.

Toby capisce che nessuno potrà mai separare la fanciulla dalla sua città, dai suoi amici e dalle sue canzoni. Ritornerà in America tristemente con Gaby, che forse si era innamorata di Totò ma che non ha mai osato confessarglielo.

Informazioni:
regia Elena D’Angelo
direttore Sabina Concari
orchestra Grandi Spettacoli
coreografie Giada Bardelli
corpo di ballo FLEXPOINT
direzione artistica Gianni Versino

Cast:
Elena D’Angelo                Salomè
Matteo Mazzoli                Chic
Francesco Tuppo            Totò
Merita Di Leo                  Gaby Gutter
Gianni Versino                Toby Gutter
Maresa Pagura                Zia Grazia
Diego Galtieri                  Gennarino
Carlo Randazzo               Turista
Paola Scapolan                Turista
Davide Capitanio            Turista

Spettacolo:
domenica 20 gennaio 2019 | ore 15.30

Biglietti:
intero: 28 euro
ridotto: 25 euro
gruppi organizzati: 22 euro
ridotto under26: 15 euro

OPERETTA IN TRE ATTI
Ralph Benatzky e Robert Stolz su libretto di H. Muller, E. Charll, R. Gilbert

Nel Paese di San Wolfango, nel Salzkammergut, la bella ostessa Gioseffa, proprietaria dell’hotel “Al Cavallino bianco” accoglie come tutte le estati i suoi ospiti. Equivoci, scompigli lavorativi e amorosi caratterizzeranno la stagione estiva del Cavallino Bianco finchè l’arrivo dell’arciduca, durante la stagione della caccia, farà tornare la calma e la serenità.

Una curiosità: la sua musica, pur firmata generalmente da Ralph Benatzky, in realtà è dovuta a ben cinque compositori. Ed è questa particolarità che la rende così fresca, varia e gioiosa. Uno spettacolo che sembra un fuoco d’artificio, quadri di elegante spettacolarità e colpi di scena che portano all’immancabile “happy end” che vede coinvolti tutti: i simpatici personaggi del palcoscenico ed i felici spettatori in platea.

Informazioni:
regia e coreografie Serge Manguette
direttore Marcella Tessarin
corpo di ballo Arte Danza University
Orchestra Grandi Spettacoli
allestimento e costumi a cura di Elena D’Angelo
produzione Gruppo da Camera Caronte

Cast:
Gioseffa Vogelhuber             Elena D’Angelo
Leopoldo Brandmayer         Matteo Mazzoli
Avvocato Bellati                     Francesco Tuppo
Ottilia                                       Merita Dileo
Zanetto Pesamenole             Gianni Versino
Sigismondo Cogoli                Serge Manguette
Claretta Hinzelmann            Giada Bardelli
Professor Hinzelmann         Carlo Randazzo
Guida                                       Paola Scapolan
Nel ruolo dell’Arciduca        Davide Capitanio

Spettacolo:
domenica 10 marzo 2019 | ore 15.30

Biglietti:
intero: 28 euro
ridotto: 25 euro
gruppi organizzati: 22 euro
ridotto under26: 15 euro

Melodramma in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica.

A partire dal 1890 la scena del melodramma vide una fase di straordinaria vitalità; l’inizio di questa fase può farsi coincidere con il successo improvviso dell’opera Cavalleria Rusticana di Mascagni. A seguire esordì una nuova generazione di compositori (Leoncavallo, Franchetti, Cilea, Mascagni, Giordano e lo stesso Puccini), tanto da spingere a coniare il termine “Giovine Scuola”.
Tale terminologia non voleva indicare un’apparteneza culturale o anagrafica comune, quanto piuttosto un radicale cambiamento improntato alla ricerca di nuovi moduli drammaturgici e musicali che inaugurò una nuova stagione creativa.

Per abbracciare questa richiesta di novità, anche grazie a soggetti di forte impatto emotivo, Puccini aveva manifestato l’intenzione di scrivere un’opera basata sul dramma in cinque atti di Victorien Sardou “La Tosca”.
Puccini assistette ad una rappresentazione de “La Tosca” nel 1889 a Milano, rimanendone profondamente colpito: vi riconobbe subito il soggetto perfetto per un’opera lirica.
L’editore Giulio Ricordi si attivò per avere i diritti dell’opera, ma sorsero alcuni problemi con Victorien Sardou che spinsero Puccini a rinunciare.

Una confessione di Giuseppe Verdi al suo biografo (“Vi sarebbe un dramma che, se io fossi ancora in carriera, musicherei con tutta l’anima, ed è Tosca”) spinse l’editore Ricordi a ritentare la strada di un accordo per i diritti del dramma, questa volta con esito positivo.

Il primo destinatario dell’incarico di comporre l’opera fu Alberto Franchetti, reduce dal recente successo del suo “Cristoforo Colombo” (1892). Pochi mesi dopo aver ottenuto l’incarico (fine 1893) Franchetti decise però di rinunciare all’opera. Fu così che gli subentrò Giacomo Puccini.

La prima rappresentazione si tenne a Roma, al Teatro Costanzi, il 14 gennaio 1900.

La Tosca di Puccini ottenne da subito un considerevole successo; il compositore riuscì così a scrollarsi definitivamente di dosso il cliché di “cantore delle piccole cose”.

Informazioni:
opera in tre atti di Giacomo Puccini
su libretto di G. Giacosa e L. Illica
Coro dell’Opera di Parma
Maestro del Coro Emiliano Esposito
Orchestra Sinfonica dei Cantieri d’Arte
Maestro Concertatore e Direttore Stefano Giaroli
regia Pierluigi Cassano
scene e Costumi: Arte Scenica – Reggio Emilia
coordinamento artistico: Carlotta Arata
coordinamento musicale: Antonio Braidi
maestro alle luci: Marco Ogliosi
capo squadra tecnica: Gabriele Sassi
segreteria di produzione: Elena Cattani

Spettacolo:
sabato 23 marzo 2019 | ore 20.30

Biglietti:
intero: 28 euro
ridotto: 25 euro
gruppi organizzati: 22 euro
ridotto under26: 15 euro

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Melodramma buffo in due atti di GIOACCHINO ROSSINI

Il barbiere di Siviglia è un’opera in due atti di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini tratto dalla commedia omonima di Beaumarchais.

Il titolo originale dell’opera era Almaviva, o sia l’inutile precauzione.
Prima di Rossini, Giovanni Paisiello aveva messo in scena il suo Barbiere di Siviglia nel 1782 (dieci anni prima della nascita di Rossini). Con quella stessa opera, Paisiello aveva riscosso uno dei maggiori successi della sua fortunata carriera.

Il precedente successo di Paisiello (uno dei maggiori rappresentanti dell’opera napoletana) faceva sembrare inammissibile che un compositore di ventitre anni – per quanto dotato – osasse sfidarlo.

Rossini in realtà non aveva nessuna responsabilità sulla scelta del soggetto. L’opera fu infatti scelta dall’impresario del teatro Argentina di Roma, il duca Francesco Sforza Cesarini. Questi voleva commissionare a Rossini un’opera per l’imminente carnevale.

A quei tempi qualsiasi rappresentazione doveva scontrarsi con le forbici della censura pontificia. Per andare sul sicuro, l’impresario propose come soggetto “Il barbiere di Siviglia”, che fu subito approvato dai censori pontifici.

La prima rappresentazione ebbe luogo il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina a Roma e terminò fra i fischi. Il clima generale era di totale boicottaggio, dovuto ai sostenitori della versione dell’opera di Paisiello, favorito anche dall’improvvisa morte dell’impresario del Teatro Argentina.

Già dalla seconda recita, il pubblico acclamò l’opera di Rossini, portandola ad oscurare la precedente versione di Paisiello e diventando una delle opere più rappresentate al mondo.

Informazioni:
libretto di Cesare Sterbini,
musica di Gioacchino Rossini
Coro Dell’opera Di Parma
Maestro Del Coro Emiliano Esposito
Orchestra Sinfonica Delle Terre Verdiane
Maestro Concertatore e Direttore Stefano Giaroli
Regia Pierluigi Cassano
Scene e Costumi: Arte Scenica – Reggio Emilia
organizzazione: Fantasia In Re
coordinamento artistico: Carlotta Arata
coordinamento musicale: Antonio Braidi
maestro alle luci: Marco Ogliosi
capo squadra macchinisti: Gabriele Sassi

Spettacolo:
sabato 16 febbraio 2019 | ore 20.30

Biglietti:
intero: 28 euro
ridotto: 25 euro
gruppi organizzati: 22 euro
ridotto under26: 15 euro

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Giovedì 11 aprile presso il Teatro Giuditta Pasta di Saronno, debutterà in anteprima nazionale lo spettacolo teatrale Hamburger, di Stefano Chiodaroli, Lucia Rossetti e Gloria Anselmi, da un’idea di Franco Forte.

Protagonisti del dramma tratteggiato da una comicità implacabile e nera, saranno Stefano Chiodaroli, il noto volto di Zelig e della fiction Belli dentro, e la magnetica Gloria Anselmi, bella e brava nel ruolo di coprotagonista esile e dannata, impegnata nel compito di fare da contrappunto alla possenza di Chiodaroli.

Lo spettacolo, nato da un’idea dello scrittore, sceneggiatore e giornalista Franco Forte, mette in scena la vicenda di un uomo e di una donna che vivono ai margini di una strada come tante.

Un uomo, sul suo furgone da “paninaro” serve da bere e da mangiare al popolo della notte.

Nessuno sa quale sia il suo nome, chi lo conosce, lo chiama semplicemente Hamburger.
Il buio della metropoli è popolato di malvagità, e Hamburger ne esplora la profondità affrontando a viso scoperto i mostri che la abitano.
Solo l’incontro con le improbabili storie di Gloria  apre un varco nella sua durezza.
Ma possono gli uomini sfuggire al proprio destino?
In un dramma ambientato nella città di Milano, Stefano Chiodaroli trasforma le armi del comico in lama lancinante e tagliente.

Al suo fianco, Gloria Anselmi illumina di luce livida una vicenda dai toni forti e struggenti.

Il testo è stato scritto a sei mani dagli stessi protagonisti e da Lucia Rossetti, drammaturga e autrice televisiva, che cura anche la regia, con la supervisione di Donato Pisani, altro nome illustre in ambiente autorale e registico.

 

SCULTURE DI MARCO LODOLA

Completa il lavoro di squadra una scultura di luce di Marco Lodola, artista tra i fondatori del movimento del Nuovo Futurismo degli anni ’80, teorizzato dal critico Renato Barilli. Dall’esperienza futurista, Lodola, mutua l’uso appassionato del colore e l’energia dirompente della luce.

Le sue figure in plexiglass sono state esposte a Roma, Milano, Firenze, Bologna, Lione, Vienna, Madrid, Barcellona, Parigi e Amsterdam. Nel 1994 è uno dei primi artisti europei ad esporre su invito della Repubblica Cinese nei locali degli ex archivi della città imperiale di Pechino.

Nel 1996 espone negli Stati Uniti a Miami e a New York. Partecipa alla XII Quadriennale di Roma e alla VI Biennale della Scultura di Montecarlo. Importanti anche le collaborazioni con importanti industrie, da Swatch a Coca Cola, Harley Davidson, Ducati, Riva e Illy.

Lodola è noto anche al grande pubblico per le sue collaborazioni con protagonisti della cultura e dello spettacolo, con scrittori come Aldo Busi e Marco Lodoli e con alcuni tra i personaggi più popolari della musica italiana, i Timoria, gli 883 di Max Pezzali, Jovanotti, Negramaro e molti altri.

Ha realizzato le scenografie teatrali di spettacoli teatrali e opere liriche, oltre a sculture luminose installate in numerose grandi città.

 Sarà dunque il camion di Marco Lodola per Hamburger e a immergere il pubblico in un’atmosfera al neon che trascina in un vortice di follia, amore, violenza e forse… di speranza.

 

Informazioni:
di Gloria Anselmi, Stefano Chiodaroli e Lucia Rossetti
con Stefano Chiodaroli e Gloria Anselmi
da un’idea di Franco Forte
regia di Lucia Rossetti
supervisione Donato Pisani
scenografia di Marco Lodola
fotografie Luca Rossato
progetto grafico Margherita Chiodaroli

 

Spettacolo:
giovedì 11 aprile 2019 | ore 21.00

 

Biglietti:
posto unico: 15 euro
gruppi organizzati: 12 euro

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