BEPPE SEVERGNINI – confidenze dal palco

Quando la grinta ed il sorriso di fronte all’inaspettato ci regalano speranze

Fa un po’ sognare l’ascolto di Beppe Severgnini che ci racconta gli aneddoti della sua carriera&Co e le 7
sintetiche lezioncine che ne ha ricavato. Perché lui del suo lavoro va fiero (“anche troppo” forse ci
verrebbe da commentare) e vuole mettercelo bene in testa perché tutti noi possiamo essere contenti
del nostro. E poi c’è la musica: la colonna sonora che ha accompagnato la vita ora accompagna e
conduce il racconto. Beppe parte -lezione 1- da quell’incoscienza coscienziosa che aveva sin da
giovane e gli conferisce quel pizzico di pazzia che ci vuole per essere un bravo giornalista, ma che è
preziosa in qualsiasi altra professione. Lezione 2: essere seri sì, ma non seriosi; terzo, non bisogna
perdere la grinta né tantomeno il sorriso di fronte all’inaspettato e, per quinto, che la fatica di cui
sobbarchiamo i sottoposti sia utile, dia prospettive! Il cambiamento è inevitabile -lezione 6: se non
volete che gli altri cambino voi, anticipateli cambiando voi voi stessi. Dall’Australia, alla Russia,
all’America… Anche se viaggiare ha molto da insegnare -quarta lezione- è bello credere che ci sia
un Paese che ti aspetta quando torni… E questa è la più bella lezione, della terra e dell’acqua.
A me che ho 20 anni danno speranza queste confidenze dal palco: è possibile allora lavorare senza
perdere la spontaneità, la fantasia, lo spirito di iniziativa, il sorriso e anche le proprie radici.

ARIANNA GRECO – Studentessa in Lettere Moderne

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